Tornare da Montecarlo per investire a Messina si può: la storia di Rocco Finocchiaro VIDEO

Tornare da Montecarlo per investire a Messina si può: la storia di Rocco Finocchiaro VIDEO

Giuseppe Fontana

Tornare da Montecarlo per investire a Messina si può: la storia di Rocco Finocchiaro VIDEO

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domenica 18 Settembre 2022 - 10:46

Il racconto di come un bambino messinese sia stato in grado di girare il mondo per poi tornare e "costruire" un'eccellenza

Di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – Un lavoro da sogno, nel mondo dello yachting, di quelle barche di lusso che spesso vengono ammirate da lontano, viste come un vero e proprio miraggio irraggiungibile. Un posto magnifico, come Montecarlo, in cui la vita è completamente diversa da quella siciliana, per ritmi, incontri e lusso. Una scelta fortemente voluta, da sempre: tornare e investire nella propria città. La storia di Rocco Finocchiaro è quella di un bambino messinese che da sempre ha guardato alle imbarcazioni di lusso con ammirazione. Dalle banchine di fronte alla Falce e alla Madonnina le ha osservate, lasciando crescere in sé l’aspirazione di operare in quel mondo. Ce l’ha fatta, girando il pianeta, per poi decidere di tornare in quella Messina che nel frattempo sembra aver perso appeal, che si svuota e si spegne lentamente.

Rocco: “Fortunato a girare il mondo. Folle? No, convinto”

“Sin da bambino da quelle banchine sognavo questi mondi dello yachting – racconta Rocco Finocchiaro, proprio di fronte alla sua Messina -. Ho avuto la fortuna di poterlo fare e di girare un po’ il mondo. Ma il mio sogno intanto è cambiato: volevo tornare qui, rientrare e fare qualcosa anche per la mia città. Sono stato pazzo? Più che di follia parlerei di convinzione. Quando lavori fuori e prendi fiducia in te stesso c’è la consapevolezza che ciò che hai imparato, tutto quello che hai visto funzionare, può funzionare anche qui. Io ho visto e lavorato in posti che hanno avuto grande successo e continuano ad averlo, ma paradossalmente non hanno nulla di questa bellezza che abbiamo noi o dell’energia di questa terra”.

A Messina lo yacht del sultano

E così Rocco è tornato e ha fondato la Zancle 757. Il suo talento e l’ascesa dell’azienda portano ogni settimana yacht famosissimi in piena Falce, come il Moonlight II del sultano Mohammed-bin Khalifa Al Nahyan, figlio del presidente degli Emirati Arabi Uniti. Un indotto importante anche per Messina: “Citando uno studio che si trova anche su internet del Forum House Ambrosetti, uno yacht sopra i 75 metri porta nel territorio in cui si ferma una ricchezza di 40-45mila euro al giorno. Questo forse dà l’idea di quale possa essere l’impatto di queste attività sul territorio. L’anno scorso abbiamo ospitato una barca iconica, la più importante al mondo, che arriverà nuovamente in queste ore, il Maltese Falcon. L’abbiamo avuta qui per 4 mesi, considerate che avevano 46 stanze affittate in città, più furgoni a noleggio, auto, moto, biciclette: i membri dell’equipaggio hanno un salario medio che va dal più basso di 3.800 dollari al comandante che può arrivare a 30mila euro al mese. Vivono, spendono, conoscono: avevamo ragazzi che si compravano le vele, che giravano la Sicilia per scoprirla in moto. Sono soldi che arrivano da fuori, da armatori internazionali”.

Il sogno: “Vedere una Messina in cui i giovani credono nel futuro”

Il Maltese Falcon, così come il Moonlight II, attraccano in piena Falce, a poche decine di metri dal Forte San Salvatore, ammirando la bellezza di Messina dall’altra parte. Uno spettacolo che viene molto apprezzato dagli stranieri, ci spiega l’imprenditore messinese, che attira in città un gran numero di imbarcazioni ogni anno. “Anche alle mie spalle – prosegue Rocco Finocchiaro – c’è una delle barche più importanti e costose al mondo. Parliamo di uno yacht famosissimo, di uno degli uomini più ricchi del mondo. Eppure si è affidato a Messina, si sono fidati e vengono qui”. Il sogno, qual è? “Vedere questa città sempre più dinamica, con ragazzi che possano avere la stessa energia e la stessa forza nel credere nelle cose così come l’ho avuta io”.

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16 commenti

  1. Melina Longo Elia 18 Settembre 2022 14:10

    Quando scendono dallo yacht sulla terraferma a Messina cosa vedono? A livello urbanistico tutto è abbandonato, piazze curate ed alberate non esistono, sporcizia sparsa qua e là; in ordine ai trasporti i tempi di attesa lunghissimi….insomma è una città squallida e invivibile sotto tutti gli aspetti…Tuttavia è la mia città …che amo tantissimo e che vorrei vederla Splendere!!!

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    1. I soliti messinesi che sanno solo lamentarsi…
      Anche io sono tornato a vivere a Messina dopo tutta una vita passata a Milano. Mi chiedo se chi si lamenta ha mai vissuto nelle periferie del Nord…beh sappiate che rimpiangereste Messina.
      Naturalmente la città ha dei problemi, ma cercate di essere ottimisti.

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  2. Complimenti al Sig. Finocchiaro. Spero che le autorità messinesi spalanchino le porte alle sue esigenze e non lo ostacolino con la burocrazia. Avanti così.

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  3. Grande visionario……ottimo imprenditore!
    Condivido ogni sigola parola.

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  4. Il silenzio assordante delle maestranze del “glorioso Arsenale MM”

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  5. Grandissima persona! Massima stima…

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  6. Magari ci fossero più Rocco Finocchiaro… credere nei propri sogni e poterli realizzare è una cosa meravigliosa! E Messina ne ha proprio bisogno! Complimenti Mister 😊 certamente da emulare 👏👏👏

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  7. Maestranze encomiabili anche per una sfortunata impresa, dove il sottoscritto ha solo avuto enormi problemi e debiti.

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  8. Perché non proporre a Messina, nella sede della fiera fino arrivare sin dentro la zona portuale un nostro “Salone della Nautica” che per luogo e panorama andrebbe ad oscurare gli altri saloni presenti in Italia.

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    1. Certamente è un idea brillante finalmente in Sicilia a Messina dove il mare è vita un salone nautico che la rappresenti sarebbe il massimo . Diversi sono i messinesi che vivono fuori che potrebbero dare il giusto supporto .

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  9. Che grandissima minchiata che ha fatto tornando a casa Messina, mi dispiace per lui.

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  10. Dovremmo fare in modo che molti di quelli che vanno via, e sono tanti e i migliori, abbiano la possibilità di rientrare. Sarebbe un grosso valore aggiunto.

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  11. Il problema di Messina sono i messinesi, che non hanno nessun senso civico. Va bene solo ritornarci per le ferie, ma pensare di fare un attività, mai.

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  12. Anch’io sono rientrato a Messina dopo aver vissuto per oltre 10 anni fuori…Bologna, Roma, Treviso ma per lo più in Emilia.. rientrato forzosamente per problemi familiari, oggi se potessi me ne scapperei. Non sono il classico messinese lamentoso, credo che alcuni settori professionali come quello di cui si occupa Rocco, che ho il piacere di conoscere, sia indicato per una città come Messina..avercene di queste aziende. Per il resto c’è mediocrità è una città che dovrebbe vivere di turismo e di tutto ciò che ruota intorno al mare..e invece. nulla. Il male di messina siamo noi messinesi, non c’è un lato positivo in tutto ciò che facciamo…zero senso civico zero educazione zero rispetto zero voglia di migliorare zero ambizione…oltre alle lamentele continue, a non rispettare niente e nessuno e a parcheggiare in tripla fila non sappiamo fare nulla…ah dimenticavo che il massimo nel 2023 è il posto fisso, magari perché no aiutati dal Polito getto di turno a cui per decenni abbiamo fatto campagna elettorale nella speranza di un posto a tempo indeterminato ovunque sia…che squallore!!!!

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  13. Complimenti per la costanza ed il coraggio e grazie per ciò che fa per la nostra splendida Messina, anche se molti non comprendono.

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  14. Messina, soprattutto per chi e’ stato via per molto tempo, e’ una citta’ dalle mille risorse non sfruttate adeguatamente.
    Paesaggi stupendi, mare, sole, clima mite, gente ospitale, gastronomia eccellente, piatti locali favolosi, dolci e gelati da fare invidia….il signor Rocco ha fatto bene a tornare. Che sia valorizzata ogni risorsa e che il vero turismo prenda il sopravvento!

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