Politica

Badiazza chiusa per lavori. Ma i lavori non ci sono

MESSINA – Un nuovo impianto di illuminazione, il rifacimento del pavimento interno dissestato e delle finestre, l’allaccio idrico, il transennamento del fossato. E poi trekking a cavallo attraverso le ippovie dei Monti Peloritani, convegni sul rilancio turistico basato su ippovie e ippoturismo, “Salvalarte” con Legambiente, eventi in costume di rievocazione attività medievali, laboratori didattici e di apprendimento con le scuole del territorio, eventi culturali realizzati con l’Università di Messina, con l’Arcidiocesi di Messina, con la Soprintendenza ai Beni Culturali, letture notturne e contest teatrali e letterari negli spazi interni ed esterni dell’ex monastero.

Dal 2008 al 2018 la onlus il Centauro ha fatto tutto questo alla Badiazza, fin quando il 24 gennaio 2018 la Soprintendenza ha comunicato lo stop al comodato gratuito perché il monumento doveva essere interessato da “i primi interventi da realizzarsi nell’anno 2018 nell’ambito del Patto per la Sicilia”.

Ma un anno dopo i lavori non sono iniziati e, per tutto il 2018, la chiesa fortezza è rimasta chiusa. La Soprintendenza ha contestato all’associazione la mancata “attestazione comprovata delle generalità delle persone che hanno svolto attività di apertura” e la “trasmissione della polizza assicurativa”.

Invece – scrive il consigliere comunale Alessandro Russo in un’interrogazione rivolta al sindaco Cateno De Luca – “mi risulta che le generalità di coloro che si occupavano dell’apertura del sito erano state comunicate alla Soprintendenza di Messina con una pec il 13 luglio 2017 e che la polizza fideiussoria stipulata con la “Italiana Assicurazioni” – dalla quale si evinceva la copertura assicurativa per l’anno 2018, con premio pagato il 27 dicembre 2017 – fu concretamente prodotta all’atto della riconsegna delle chiavi della “Badiazza” l’11 maggio 2018”. 

Russo chiede a De Luca di “avviare al più presto un tavolo tecnico di confronto con la Soprintendenza di Messina al fine di verificare l’effettivo stato di avanzamento dei lavori della “Badiazza” che avrebbero dovuto essere avviati nei primi mesi del 2018 e che a oggi non sono stati neanche calendarizzati” e di “attivarsi per poter avviare nuovamente virtuose sinergie con l’associazionismo di promozione culturale e di inclusione sociale presente sul nostro territorio per la valorizzazione della “Badiazza”, sulla stregua di quanto realizzato nel corso degli anni con grande efficacia dalla onlus “Il Centauro”, a costo irrisorio o nullo per le Amministrazioni concedenti e in pieno ossequio del principio di sussidiarietà nella gestione dei beni culturali e artistici” e di richiedere il “ritiro della revoca unilaterale della convenzione per l’uso gratuito della struttura a danno della onlus, compatibilmente con l’eventuale ed effettivo calendario dei lavori di ristrutturazione”.