Diffamò la memoria di Parmaliana, confermata condanna per l’ex procuratore Cassata

Franco Cassata, ex Procuratore Generale di Messina, ha diffamato la memoria di Adolfo Parmaliana. A stabilirlo è stata la sentenza emessa dalla quinta sezione penale della Cassazione che, nella tarda serata di ieri, ha rigettato il ricorso presentato da Cassata, confermando al contempo la condanna di secondo grado emessa dal Tribunale di Reggio lo scorso 2015.
A portare il giudice davanti ai colleghi era stata la missiva contenente alcune informazioni su Adolfo Parmaliana, il professore universitario di Terme Vigliatore suicidatosi il 2 ottobre 2008 lanciandosi dal viadotto autostradale della A20 che corre sulla stazione di Patti.
Prima di gettarsi nel vuoto, da una altezza vertiginosa che non gli ha lasciato scampo, il docente aveva lasciato nella sua auto una lettera in cui spiegava le ragioni del suo gesto, puntando il dito contro la magistratura che non aveva raccolto le sue molte denunce presentate negli anni. La missiva è stata inviata, tra gli altri, al senatore Beppe Lumia ed allo scrittore Alfio Caruso, allora impegnato nella stesura di un libro – racconto proprio sulla vita di Parmaliana.
La sentenza di primo grado era giunta nel 2013, quando Cassata era stato condannato per diffamazione a una multa da 800mila euro dal Giudice di Pace di Reggio Calabria.