Alluvione un anno dopo. Centinaia di fiaccole “chiudono” la giornata del ricordo

Alluvione un anno dopo. Centinaia di fiaccole “chiudono” la giornata del ricordo

Alluvione un anno dopo. Centinaia di fiaccole “chiudono” la giornata del ricordo

venerdì 01 Ottobre 2010 - 22:21

Tre cortei luminosi, uno partito da Giampilieri, uno da Scaletta e uno da S.Margherita, hanno concluso la lunga giornata di celebrazioni organizzate per commemorare la tragedia del 1.ottobre, una tragedia da non dimenticare

Una giornata fitta di appuntamenti, iniziata “ufficialmente” giorno 30 settembre con la mostra delle opere del “Museo del Fango”, alla scuola Simone Neri, e proseguita ieri con la commemorazione in Cattedrale delle 37 vittime rimaste intrappolate nel fango, la visita del governatore Lombardo, la scopertura del monumento in ricordo dei defunti e infine le fiaccolate per le vie del paese. Con il cuore ancora pieno di dolore, la città dello Stretto “archivia” dunque il primo anniversario della tragica alluvione che la notte del primo ottobre scosse i tranquilli vicoletti di Giampilieri, Altolia, Molino, Santa Margherita, Briga e Scaletta.

E’ proprio tra quei vicoletti, nuovamente illuminati dell’inconfondibile luce arancione proveniente dai lampioni collocati all’interno del paese, che ieri sera ha sfilato un corteo composto e silenzioso.

Con in mano una fiaccola, al termine della cerimonia religiosa celebrata nella chiesa di San Nicolò, i cittadini hanno percorso le strade interne per poi ritrovarsi nella piazza principale. Lì, accompagnati da autorità, esponenti della Protezione Civile, delle forze dell’ordine, di associazioni di volontariato, hanno continuato il tragitto fino alla stazione della Metroferrovia e si sono poi ricongiunti con i cittadini che hanno preso parte alla fiaccolata organizzata a Scaletta e Santa Margherita. Tra i partecipanti anche lui, il piccolo Brian, nipote di Katia Panarello: un anno fa quasi sommerso dal fango, oggi sorridente tra le braccia della sua mamma, nella piazza del suo paese, incantato da quelle lucine che una dopo l’altra illuminano l’aria. Lui forse ancora non lo sa ma proprio tra quelle fiammelle, brillava anche il volto di zia Katia.(E.De Pasquale)

(foto Sturiale)

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