Ponte, class action contro la Stretto di Messina Spa

Ponte, class action contro la Stretto di Messina Spa

Redazione

Ponte, class action contro la Stretto di Messina Spa

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lunedì 17 Giugno 2024 - 16:04

L'iniziativa di 104 cittadini che puntano ad ottenere la "cessazione immediata di ogni atto o comportamento pregiudizievole dei diritti e degli interessi collettivi all’ambiente, alla salute e allo sviluppo sostenibile nell’area dello stretto di Messina"

104 cittadini contro il ponte sullo Stretto. Un’opera dannosa e quindi da troncare. Su incarico ricevuto da 104 persone, gli avvocati Aurora Notarianni, Giuseppe Vitarelli, Antonino De Luca (del Foro di Messina) e Maria Grazia Fedele (del Foro di Reggio Calabria), il 13 giugno, hanno promosso un’azione inibitoria collettiva, depositando telematicamente un ricorso al Tribunale di Roma (Sezione Imprese) contro la società Stretto di Messina Spa. Le parole attengono alla sfera giuridica ma la sostanza della class action è chiara: per i 104 cittadini la grande opera danneggia ambiente, salute e sviluppo sostenibile. E va soppressa ogni azione che possa danneggiare diritti e interessi collettivi.

Il ponte non è fattibile sul piano ambientale, strutturale ed economico”

Con questa azione si punta a chiedere al giudice di “accertare la responsabilità della società e il danno ingiusto causato per la violazione del dovere di diligenza, correttezza e buona fede proseguendo nell’attività per la realizzazione dell’opera nonostante il ponte sullo Stretto di Messina – si legge in una nota dei ricorrenti – non abbia alcun reale interesse strategico e non sia fattibile sotto i profili ambientali, strutturali ed economici”.

“I 104 privati cittadini che hanno intrapreso questa azione – sostengono – vivono e amano le due sponde dello Stretto di Messina e hanno un interesse comune alla tutela del paesaggio, del patrimonio storico e archeologico, dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi ed intendono porre in essere ogni attività necessaria a preservare il territorio, la qualità della vita, la salute e il benessere anche nell’interesse delle future generazioni”. 

Attraverso la class action, i cittadini sostengono che il cosiddetto decreto Ponte sia “costituzionalmente illegittimo e contrario alla normativa europea e in conseguenza denunziano l’illegittimità dell’operato della società guidata da Pietro Ciucci, per violazione di numerose norme interne ed eurounitarie, oltre che internazionali”. Nel ricorso sono indicate le norme violate, gli interessi sovraindividuali da tutelare ed anche il pregiudizio, sulle sfere giuridiche individuali e collettive, di natura patrimoniale e non patrimoniale causato. 

“Si chiede la cessazione di ogni attività, basta ponte”

Il collegio di difesa precisa: “Questo ricorso mira ad accertare e dichiarare ammissibile e fondata l’azione inibitoria collettiva proposta. Vogliamo, così, ottenere la cessazione immediata, da parte della società Stretto di Messina, di ogni atto o comportamento pregiudizievole dei diritti e degli interessi collettivi e diffusi e giuridicamente protetti, di ogni attività tendente all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo, di ogni comportamento relativo al riavvio dell’attività di progettazione dell’opera. E, per l’effetto, ordinare la cessazione immediata di ogni attività negoziale, della stipula di atti aggiuntivi, unilaterali e contrattuali, onerosi e non e di ogni deliberazione del CdA”.

Si chiede pure la soppressione “di ogni atto o documento prodotto nel procedimento innanzi alla Commissione Via-Vas (Valutazione impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica, n.d.r.) e alla Conferenza dei servizi. E di ordinare la cessazione di ogni attività connessa e conseguente idonea a reiterare la condotta danno degli interessi collettivi e meritevoli di tutela. E si chiede di vietarne la reiterazione. Adesso, dopo il deposito del ricorso, attendiamo la data di fissazione dell’udienza”. 

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14 commenti

  1. Per carità ognuno ha le proprie ragioni. Rimane il fatto che guardiamo sempre con invidia e rammarico altrove e poi essere contrari a isole pedonali, piste ciclabili, parcheggi, lavori di ammodernamento strade e rete idrica, class action, tar e chi ne ha più ne metta. Nessuna forza politica, nessun soggetto politico potrà mai attuare anche in minima parte le migliorie che la nostra città necessita e che mettiamo in atto quando andiamo in vacanza altrove.

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  2. opzione buona e giusta!

    personalmente credo che ci siano anche dei comportamenti penalmente rilevanti nei modi, tempi e procedure che hanno riportato alla riapertura dei termini per la costruzione del ponte.

    così come sono convinto che presto scatterà una operazione giudiziaria che coinvolgerà politi e im

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  3. Cogito ergo sum 17 Giugno 2024 18:06

    La domanda ora sono : cosa faranno Salvini e Cucci? Quali controdeduzioni addurranno a sostegno del loro programma ? Ubi cives ibi ius.

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  4. Sicuramente saranno 104 benestanti compresi gli avvocati che hanno introiti a iosa , i problemi di Messina li risolvono queste 104 famiglie ???

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  5. Ottima iniziativa, speriamo vada a buon fine

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  6. Mi piacerebbe sapere se altrove la costruzione di ponti, strade, grattacieli, dighe, tunnel ecc. abbia prodotto almeno metà delle polemiche che sono state scatenate qui a Messina dai No Ponte. Quando capirete che la ricchezza viene prodotta laddove ci sono infrastrutture?

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  7. Complimenti x l’iniziativa intrapresa nella speranza che possa essere foriera di novità. Incrociamo le dita

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  8. Ma tu la popolazione che è favorevole alla costruzione di questa MEGA OPERA non contano niente!!!! Ma xke’ non facciamo una class action a favore del ponte? Siamo stanchi di questa ignoranza che c’è in questo paese. Ogni volta che si parla di costruire di sviluppare, di creare qualcosa, spuntano sempre queste figure che pensano solo ai loro interessi personali, ma non pensano che la costruzione del ponte porterebbe lavoro e sviluppo per tutto il territorio. Ma non siete mai favorevoli a nulla contrari a tutto e per tutto. Ma ora basta avete stancato un po’ troppo.

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  9. Concordo con SAL sicuramente sono proprietari delle mega ville a cui il ponte passerà accanto. Sempre l’interesse privato prima del benessere della città e della Sicilia.

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  10. Si può fare a meno di questo ponte, non serve a niente e con quei soldi si potrebbero sistemare le strade di tutta Italia e restano altri soldi per la manutenzione per i prossimi 20 anni, altro che ponte.

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  11. Mettetevi l’anima in pace questa volta il ponte si farà, mi fa ridere la “carica dei 104” tutti quelli che non lo vogliono o hanno la villa che sarà vicina al ponte o sono i soliti comunistelli ideologizzati

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  12. 104 RETROGADI,INCOMPETENTI e CHIUSI mentalmente………NON avete ALCUNA chance di successo perché i favorevoli al ponte,che non sono IPOCRITI,sono MILIONI……..

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  13. TEMPO PERSO – RIDICOLI

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  14. francesco garreffa 18 Giugno 2024 15:27

    LA POLITICA HA PAURA DEL REFERENDUM

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