Mazzarrà S.Andrea: ucciso in un agguato mafioso a colpi di lupara il vivaista Ignazio Artino

Mazzarrà S.Andrea: ucciso in un agguato mafioso a colpi di lupara il vivaista Ignazio Artino

Mazzarrà S.Andrea: ucciso in un agguato mafioso a colpi di lupara il vivaista Ignazio Artino

mercoledì 13 Aprile 2011 - 07:11

L'uomo era stato arrestato nell'operazione Mare Nostrum e poi assolto. Era considerato dagli investigatori vicino al boss pentito Carmelo Bisognano

Un’esecuzione che non lascia dubbi sulla matrice mafiosa. Ignazio Artino, vivaista di 58 anni, è stato ucciso ieri sera a Mazzarrà S.Andrea a colpi di lupara da un commando di esperti killer che non ha lasciato la minima traccia. Perché non si poteva sbagliare. Artino, considerato dagli inquirenti uomo di fiducia del boss pentito dei “Mazzarroti”, Carmelo Bisognano, doveva morire. Forse il vivaista ha pagato proprio l’amicizia con l’ex padrino che dall’inizio dell’anno collabora con gli inquirenti. Le sue rivelazioni nel gennaio scorso hanno permesso di individuare nel greto del torrente Mazzarrà un cimitero della mafia. Dopo giorni di scavo sono tornati alla luce i resti di quattro vittime delle lupara bianca ma furono trentatre le persone scomparse fra gli anni 80 e 90 e delle quali non si è saputo più niente. L’agguato è scattato ieri sera alle 21,30 quando Artino è rincasato nella sua abitazione in una zona piuttosto isolata e distante dal paese. Il vivaista appena sceso dalla sua Bmw è stato raggiunto dai sicari, almeno tre persone, che lo attendevano nascosti dietro un muretto e protetti dall’oscurità. I killer hanno esploso almeno quattro colpi di lupara che hanno raggiunto l’uomo alla testa ed al torace. Il commando è poi fuggito raggiungendo una vicina campagna. Probabilmente non molto distante avevano parcheggiato un’auto con la quale si sono allontanati. Sono stati la moglie ed i tre figli di Artino a dare l’allarme alla Polizia. Poco dopo sul posto sono giunti gli uomini della Squadra Mobile di Messina ed i sostituti procuratori della Dda Vito Di Giorgio ed Angelo Cavallo. Gli inquirenti per ora non escludono alcuna pista per far luce sull’omicidio di Mazzarrà S.Andrea. Quella privilegiata rimane quella della vendetta trasversale ma non è escluso che il vivaista, dopo il pentimento di Bisognano, abbia deciso di mettersi in proprio o comunque di allargare i propri interessi entrando in contrasto con i boss della zona e decretando così la sua condanna a morte. Artino era stato arrestato nel giugno ‘94 nell’operazione antimafia “Mare Nostrum”. Successivamente era stato condannato in primo grado a cinque anni e mezzo ed assolto dalla Corte d’Appello nel novembre dell’anno scorso. La Procura Generale però ha presentato ricorso in Cassazione ma ancora non si conosce il verdetto.

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