Terra ed alberi in scivolata. Guardare per credere…

Terra ed alberi in scivolata. Guardare per credere…

Redazione

Terra ed alberi in scivolata. Guardare per credere…

giovedì 23 Aprile 2009 - 07:45

La cronaca degli ultimi mesi ci ha “abituato” alla visione di colline franate e alberi sradicati: per rinfrescare la memoria basta dare uno sguardo a queste immagini

Che le colline di Messina abbiano qualche difficoltà a rimanere a loro posto, lo si è ben capito quest’inverno, quando i violenti temporali e le piogge torrenziali, hanno letteralmente fatto scivolare a valle porzioni di terreno, sbriciolatosi come un biscotto nel latte. A distanza di qualche mese dal verificarsi delle violente perturbazioni, l’amministrazione comunale è tuttora impegnata in zone dove ancora vengono avvertiti gli strascichi e le conseguenze del maltempo.

E proprio le frane di questi mesi, unite al recente episodio del sisma d’Abruzzo, hanno risvegliato un dibattito, ormai in letargo da troppo tempo, sulla rivisitazione del Piano Regolatore della città, un documento che possa in qualche modo fissare nuovi paletti alla cementificazione del territorio e soprattutto delle colline dove, un giorno sì e l’altro pure, spuntano enormi gru pronte a tirare su nel giro di qualche mese nuove palazzine.

Il rischio frane però, non riguarda esclusivamente le colline che si “affacciano” entro i confini del territorio cittadino, ma anche quelle a ridosso delle corsie della tangenziale 20. Le immagini si riferiscono alla galleria “Banditore”, prima galleria dopo l’entrata del Boccetta, in direzione Messina Catania. Come si può ben notare, il terreno della collina sovrastante la carreggiata si è piano piano “sganciato” dalla sua originale posizione, scendendo con assoluta tranquillità e sempre più rapidamente lungo tutto il pendio, fino l’uscita dello stesso tunnel stradale, e poi ancora giù ccupando i bordi della carreggiata. A fargli compagnia i resti di un albero, anch’esso in fase calante.

Il pericolo insomma sulle strade a scorrimento veloce, soprattutto in questo caso, oltre a poter provenire dai “capricci” di un asfalto decisamente mal messo, rischia di piovere anche dal “cielo”.

(foto Dino Sturiale)

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