Cronaca

Da Ganzirri a Hong Kong con il sogno di diventare chef stellato. “Ho lasciato casa a 18 anni, osate” VIDEO

Di Silvia De Domenico

MESSINA – “Ai giovani dico osate, altrimenti non saprete mai cosa vi aspetta”, con queste parole il giovane messinese Giuseppe De Vuono incoraggia i suoi coetanei a inseguire i propri sogni. Ripensando agli anni della sua adolescenza e alle sue origini non avrebbe mai immaginato una vita dall’altra parte del mondo, lontano dalla famiglia a cui è legatissimo. È partito da Messina a 18 anni appena compiuti, subito dopo il diploma. Ha lasciato il “suo” lago di Ganzirri, gli amici e gli affetti per inseguire un sogno: essere uno chef stellato.

Executive chef al ristorante italiano “Octavium”

Oggi, 10 anni dopo, è executive chef al ristorante “Octavium” nel cuore di Hong Kong. La sua prima esperienza all’estero è stata a Londra, città in cui ha vissuto per 5 anni. Ha mosso i suoi primi passi in cucina alla Locanda Locatelli per poi trasferirsi definitivamente nel continente asiatico sotto l’ala protettrice dello chef italiano Bombana. “A lui devo tutto, ho imparato tantissimo nella cucina del suo ristorante 8 e mezzo e il nostro obiettivo per il prossimo anno è di portare anche Octavium a conquistare le stelle Michelin”, così Giuseppe racconta la sua vita ad Hong Kong.

Come vive ad Hong Kong un messinese

“È una città piccola con 7 milioni di abitanti, non è facile abituarsi a vivere in spazi così stretti”, ma nonostante le difficoltà iniziali il giovane, che oggi ha 28 anni, conduce una vita felice e piena di soddisfazioni lavorative. Ogni anno però torna in città, dai suoi affetti e nella terra in cui è cresciuto. C’è sempre un po’ di Ganzirri e della sua storia nei piatti che propone ai clienti asiatici.

“Devo tanto alla scuola Antonello”

“Devo tanto al mio insegnante Nino Iannazzo e all’ex dirigente D’Orazio, che mi hanno spinto ad andare fuori a fare nuove esperienze”, con queste parole lo chef messinese ricorda gli anni della scuola. È stato proprio fra i banchi dell’Istituto “Antonello” di Messina che ha iniziato a sognare le stelle in cucina e dagli insegnanti è stato motivato a credere in se stesso e nelle sue aspirazioni.