Tirreno

Danni mareggiate. Si discute sugli interventi, prevista spesa da 8 milioni

La regione fa il punto della situazione sui danni causati dalle mareggiate delle scorse settimane. A Palazzo d’Orleans l’incontro, nel corso del quale si sono stabilite le principali linee d’azione.

Il “Contratto di Costa”

Obiettivo primario sarà ricostruire e consolidare le barriere soffolte della costa tirrenica. Ma non solo. Si punterà anche vero una decisa accelerazione per entrare nella fase operativa del “Contratto di Costa”, ritenuto essenziale per l’arresto dei fenomeni erosivi.

All’incontro hanno presenziato il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, i rappresentanti dell’ufficio contro il dissesto idrogeologico e lo stesso Maurizio Croce alla cui guida è affidata la struttura commissariale. Presenti anche il capo del Genio civile di Messina, Antonino Platania, l’assessore al Territorio Toto Cordaro e il dirigente generale della Protezione civile regionale Calogero Foti.

I primi interventi

«Siamo ormai in presenza di eventi meteorologici non più eccezionali, ma purtroppo sempre più frequenti -ha dichiarato Musumeci- sta a noi adottare tutte le misure necessarie per non farci trovare impreparati». Il presidente della regione ha quindi dato il via libera all’immediato utilizzo di una parte del budget del “Contratto di Costa” per la “rifioritura” delle protezioni artificiali in pietra realizzate a mare. È stato previsto, inoltre, il ripristino della linea di costa originaria, presso le zone in cui il mare ha cancellato la spiaggia, attraverso l’immissione di sabbia.

Nel corso della seduta non si sono fatte stime ufficiali, riguardo ai danni e ai costi degli interventi, ma si parla di una spesa di circa 8 milioni di euro.

«Dobbiamo assolutamente entrare nella fase operativa –ha aggiunto Musumeci- concludere tutte le indagini necessarie, dotarci dei progetti esecutivi e cominciare ad affidare gli interventi di risanamento e di prevenzione, realizzando così un sistema organico che possa salvaguardare quanto più a lungo possibile quei litorali meravigliosi che sono da sempre i più esposti all’aggressione del mare. Abbiamo fortemente voluto questo strumento e adesso dobbiamo utilizzarlo senza indugi, cominciando già a capire quali sono gli altri tratti costieri della nostra Isola che hanno più bisogno di una strategia di questo tipo».

Richiesto lo stato di emergenza

Per le aree colpite dalla mareggiata è stato intanto dichiarato lo stato di calamità. Con una delibera regionale, inoltre, si è richiesta la dichiarazione dello stato di emergenza ad opera del Consiglio dei Ministri. Tra i comuni presenti nell’elenco inoltrato al governo nazionale figurano Barcellona Pozzo di Gotto, Santa Marina di Salina, Caronia, Torregrotta, Spadafora, Lipari, Stromboli, Sant’Agata di Militello, Piraino, Capo d’Orlando e Gioiosa Marea.