Il M5S si mette sulla difensiva e giustifica l’accordo con Croce ed i deputati

Il Movimento cinque stelle chiarisce la propria posizione in merito all’eventuale dissesto finanziario del Comune. Lo fa attraverso un comunicato e a due giorni di distanza dall’incontro promosso dal Commissario straordinario Luigi Croce con i deputati regionali messinesi, al quale ha preso parte anche la “grillina” e neo eletta all’Ars Valentina Zafarana (vedi correlato).

Probabilmente preoccupati per ciò che i loro elettori , che sono stati tanti anche a Messina, potrebbero pensare di questa “commistione” con quei politici e quella politica da cui hanno sempre preso la distanze, gli attivisti del Movimento cinque stelle ci tengono a piantare una serie di paletti, per marcare la differenza tra loro e gli altri.

«Il fondo indispensabile al pareggio del bilancio di previsione 2012 (stimato dal Commissario in 50 mln di euro) da richiedere al Governo nazionale, allorché venisse individuato e reputato sufficiente al risanamento della situazione economica del Comune di Messina – scrivono – non dovrà rappresentare una scappatoia legittimata per coloro i quali hanno reso il Dissesto finanziario della Città una realtà evidente».

«Tale intervento – continua il documento – non dovrà rappresentare una forzatura ad hoc: se l'organo di controllo regionale appurasse la sussistenza tecnica, ovvero prevista dalla legge, della situazione di dissesto IRREVERSIBILE, si ritiene che questo passo se pur drammatico vada fatto subito, senza tergiversare più nemmeno un giorno».

Qualora il fallimento del Comune fosse conclamato , «il M5S chiederà al Governatore di Sicilia e al Commissario Croce, quale atto di giustizia nei confronti di tutti i cittadini messinesi, che vengano indicati senza equivoci tutti coloro che a vario titolo si sono resi responsabili del disastro economico in cui versa la casa comunale. Tale esplicitazione sarebbe automatica in caso di dissesto. Ma il M5S pretende che avvenga lo stesso anche in caso contrario».

I grillini precisano, infine, che «pur avendo sottoscritto per coscienza e senso di responsabilità istituzionale la richiesta di incontro con il Governatore Crocetta per discutere di eventuali possibili interventi di quest’ultimo a salvaguardia della situazione economica del Comune di Messina, tale discussione avrà sussistenza esclusivamente a partire da un punto fermo: le responsabilità. A pagare non dovrà essere la Città ma, come è uso in giurisprudenza, i colpevoli». (DLT)