Gruppi folk, ci sono canterini e canterini… Nuovo “scivolone” del consiglio comunale

Gruppi folk, ci sono canterini e canterini… Nuovo “scivolone” del consiglio comunale

Gruppi folk, ci sono canterini e canterini… Nuovo “scivolone” del consiglio comunale

martedì 01 Febbraio 2011 - 14:53

In aula le delibere sul riconoscimento dei gruppi di musica popolare “di interesse comunale” in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia: i consiglieri si spaccano, gli atti sarebbero incompleti, poi il paradosso: bocciata la prima delibera, approvata la seconda (incompleta). Prima dell’immancabile caduta del numero legale

Come debutto in “mondovisione” non c’è male davvero. Oggi per la prima volta il consiglio comunale andava in diretta via internet (servizio avviato dall’assessore all’E-government Carmelo Santalco), ma per chi ha avuto la “fortuna” di assistere alla seduta odierna, non è stato un gran spettacolo. Anzi. Purtroppo c’è da registrare l’ennesima figuraccia di un Consiglio in cui, dispiace dirlo (anche perché è sbagliato fare di tutta l’erba un fascio), a regnare è la confusione. Passiamo alla narrazione dei fatti. Oggi in aula approdavano le sette delibere proposte direttamente dal sindaco Buzzanca inerenti il riconoscimento di altrettanti gruppi di musica popolare e amatoriale come gruppi “di interesse comunale” per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Un rinoscimento che rientra nell’azione avviata dal Tavolo nazionale per la promozione della musica popolare, che intende appunto valorizzare i gruppi folk locali. La prima anomalia, però, riguarda i tempi: i termini entro cui tale riconoscimento andava fatto scadevano ieri, 31 gennaio. Seconda anomalia, segnalata da alcuni consiglieri comunali che hanno storto il muso di fronte a questi provvedimenti: è stata la giunta comunale, il 17 gennaio scorso, a valutare i curricula dei gruppi folk che hanno presentato richiesta e a scegliere i sette da sottoporre al consiglio comunale. L’aula, dunque, s’è ritrovata a dover fare da esecutore di un atto già deciso e confezionato dalla giunta, senza però una selezione pubblica, secondo l’eccezione sollevata da qualcuno. E poi nelle delibere mancherebbero tutta una serie di allegati e di atti. Un bel pasticcio.

Risultato: il Consiglio s’è spaccato, solita baraonda, consiglieri in piedi, altri al cellulare, altri impegnati nello studiare altri tipi di “carte” (la guerra del “tutti contro tutti” apertasi dopo il caso Servizi sociali continua, eccome se continua). Insomma, una confusione totale, chissà se chi ha assistito da casa ci ha capito qualcosa. Quello che è certo è che la confusione s’è poi tradotta in due votazioni che hanno il sapore del paradosso. La prima delibera, riguardante il gruppo “Piccoli Canterini Peloritani”, è stata bocciata (favorevoli solo i consiglieri del Pdl e uno del Pd, astenuti tutti gli altri, compreso l’Udc). La seconda, identica alla prima fatta eccezione per una “parte” del nome del gruppo, “Canterini Peloritani”, è stata approvata. Al che qualche consigliere ha preso le sue cose e se n’è andato: «Stiamo facendo ridere», il commento. E a chi faceva osservare: perché la prima bocciata e la seconda no?, veniva risposto: «E che ne so, chiedilo a chi è uscito dall’aula». Mistero. La farsa si stava lentamente consumando, ecco perché, prima nella lotteria delle votazioni finissero gli altri gruppi folk (per la cronaca, “Colapesce”, “I Picciotti Missinisi”, “I Cariddi”, “Mata e Grifone”, “La Madonnina”), è magicamente caduto il numero legale e con esso è decaduta la sessione. Il degno finale di una seduta di Consiglio da “Grande Fratello”. E non solo per la telecamera.

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