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Reggio Calabria. Alloggi popolari, continuano i disagi. Lunedì l’incontro con l’amministrazione

Sembra andare verso una soluzione positiva o almeno verso un primo incontro la drammatica situazione che vivono molte famiglie reggine (assegnatarie) in attesa da decenni di alloggio popolare o di cambio alloggio. Tante le manifestazioni, le richieste che di fatto non hanno portato mai ad una svolta importante e risolutiva. Anche stamattina Piazza Italia ha accolto l’ennesima manifestazione organizzata dall’associazione Un Mondo di mondi cheha subito visto la presenza in piazza anche del vicesindaco Tonino Perna, che sostituendo il Sindaco Giuseppe Falcomatà impegnato fuori Reggio, ha dialogato con il portavoce dell’associazione Demetrio Marino.

Lunedi prossimo incontreremo i delegati dell’associazione, valuteremo insieme la situazione e le loro richieste cercando di trovare una soluzione, laddove possibile.” Afferma questo ai nostri microfoni Tonino Perna che continua “sono cittadini che stanno effettivamente male, vivono un disagio importante. Non è gente che domanda cose dell’altro mondo. Oggi chiedono un diritto fondamentale che è quello della casa. Cercheremo quindi di lavorare per loro, per quanto sarà possibile.”

Le richieste

Oggi chiediamo di ripristinare la funzionalità del settore fermo da troppo tempo. Ormai un mese fa abbiamo chiesto un incontro ufficiale con l’assessore preposto al settore Rocco Albanese, ma siamo ancora in attesa di risposta. Chiediamo di sbloccare una situazione ormai da tanto affondata dentro le sabbie mobili. Speriamo nell’incontro di lunedì perché sono troppe le famiglie che stanno male. Un malessere che la pandemia in corso, acuisce e rafforza.” ci dice il portavoce Marino

Ed effettivamente sono storie di persone, di diritti fino ad oggi negati, di disagi importanti quelle che alcuni partecipanti alla manifestazione ci raccontano. “Vivo una situazione incredibile, da decenni aspettiamo un cambio alloggio. Sono al quarto piano senza ascensore, una situazione con importanti barriere architettoniche in cui mio marito, che ha gravi problemi di salute, non riesce a curarsi” è la testimonianza della signora Arcati.