Il giorno della Vara: protagonisti Maria e i messinesi

Il giorno della Vara: protagonisti Maria e i messinesi

Il giorno della Vara: protagonisti Maria e i messinesi

sabato 15 Agosto 2009 - 21:22

Il grande evento di Ferragosto non tradisce le attese e si conferma un grande momento di passione religiosa e di di identificazione. Le foto di Dino Sturiale

Anche quest’anno il più importante giorno della Città di Messina, il giorno della Vara dell’Assunta, è trascorso in modo eccezionale. L’edizione 2009 della processione della grande “machina” raffigurante l’Assunzione in Cielo della Beata Vergine Maria si può incorniciare come una delle più riuscite grazie all’importante e fondamentale lavoro sinergico tra l’Amministrazione Comunale e il Comitato Vara.

Già la sera prima a Piazza Castronovo in occasione della Santa Messa celebrata da S. E. l’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana si è registrata una grandissima partecipazione di devoti e turisti. Migliaia e migliaia di persone hanno gremito la grande Piazza divenuta per l’occasione una grande cattedrale a cielo aperto, come l’ha definita il Cappellano e Presidente del Comitato Vara Mons. Vincenzo D’Arrigo. Una vasta partecipazione quasi inaspettata tanto che al momento della distribuzione dell’Eucaristia le particole non sono bastate per tutti e sono state prese in tutta fretta quelle conservate nella vicina Chiesa di San Francesco di Paola. Nel corso della funzione sono stati ricordati anche i due storici maestri della fotografia recentemente scomparsi Saro Armone e Michelangelo Vizzini da sempre molto legati alla Vara che nei lunghi anni di attività hanno sempre dedicato ampio spazio alla manifestazione dell’Assunta con i loro immortali e artistici scatti. Al termine della celebrazione la Vara e l’intera Piazza Castronovo si è illuminata dai fuochi pirotecnici sparati dalla retrostante villetta e offerti dal Comitato Vara nella persona di Franco Forami. A seguire l’ultima passeggiata dei Giganti lungo la Via Garibaldi con la festosa partecipazione del Cammello, dei variopinti gruppi folcloristici, dei carretti siciliani e per quest’anno anche dai fragorosi tamburi provenienti da Laureana di Borella. Grande la partecipazione dei messinesi e dei tanti turisti che hanno goduto di questa particolare manifestazione fino a notte inoltrata.

L’indomani la lunga giornata del 15 Agosto si è aperta puntuale alle ore 8.00 con lo sparo dei 21 colpi di saluto dalla base del cinquecentesco Forte San Salvatore. In contemporanea a Piazza Castronovo, come da tradizione, sono state montante e bagnate abbondantemente le lunghe corde di canapa che serviranno nel pomeriggio al tiro della Vara. Questa delicata fase è stata attentamente curata e diretta da alcuni componenti del Comitato: Franco Celona, Salvatore Rigano e Franco Molonia. Alle ore 11.00 nella Basilica Cattedrale si è svolto il solenne pontificale presieduto da Mons. Calogero La Piana. Erano presenti alla funzione il Sindaco Giuseppe Buzzanca accompagnato dalla moglie, il Comandante della Polizia Municipale Generale Calogero Ferlisi, il Comandante della Capitaneria di Porto e del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza. Non potevano mancare i componenti del Comitato Vara presenti anche con lo stendardo e l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro. Con l’Arcivescovo hanno concelebrato numerosi sacerdoti tra cui i Canonici del Protometropolitano Capitolo della Basilica Cattedrale dedicato proprio all’Assunta.

All’ora di pranzo numerosi erano già i forestieri venuti appositamente per partecipare alla processione della Vara, molti erano accampati per il pranzo alla passeggiata a mare e perfino nel giardino Giuseppe Micheli tra Via Garibaldi e Via Vittorio Emanuele. Alle 17.30 alla Chiesa della Madonna di Portosalvo dei Marinai il Cappellano Mons. Eugenio Foti e il Governatore dell’omonima Confraternita Franco Doddis hanno accolto i vari componenti del corteo che avrebbe aperto la processione della Vara. Dopo un breve momento di preghiera si è avviato il corteo in direzione Piazza Castronovo. Aprivano i sei tamburi di Laureana di Borella diretti dall’esperto suonatore di tradizione La Manna, seguiva lo stendardo del Comune scortato dai Vigili Urbani in alta uniforme, gli stendardi delle Circoscrizioni, il gruppo storico della Compagnia dell’Invincibile Armata con due tamburi imperiali lo stendardo del Comitato Vara e vari alabardieri con comandante e nobili a seguito, infine lo storico cero offerto dal rione Muricello e il grande cero realizzato dal Maestro Landro offerto dalla Confraternita dei Marinai.

Dopo l’arrivo dei numerosi tiratori, il posizionamento della bara della Vergine sul cippo della Vara, l’allungamento delle due gomene e la preghiera iniziale di Mons. D’Arrigo, alle ore 19.00 in punto al grido di Viva Maria e con l’assordante e colorato sparo dei fuochi pirotecnici la Vara ha avuto il primo strappo verso la Via Garibaldi. In questa prima parte del percorso altissima era la presenza della popolazione che affollava ogni spazio possibile. Fondamentale la presenza delle forze dell’ordine che consentiva il passaggio della lunga processione nella stretta carreggiata lato mare della Via Garibaldi. Il comando della grande “machina” festiva era affidato come sempre ai componenti del Comitato che con l’ausilio di bandiere e fischietti hanno dato insieme il segnale di partenza e di fermata. Il cima al ceppo della Vara Franco Colonia, tra le corde Franco Celona, Franco Forami e Franz Riccobono e Nino Di Bernardo all’inizio delle corde. Regolari le consuete fermate processionali con la Vara che è scivolata con una buona andatura. Significativo il passaggio dalla Chiesa di San Giuliano con il suono a festa delle campane, la fermata alla Prefettura con l’omaggio di S. E. il Prefetto e il fragoroso sparo di saluto dei fuochi pirotecnici dalla prospiciente Madonnina del Porto. Altro momento ricco di significato è stata la fermata sul Viale Boccetta con l’ormai consueta preghiera alla Vergine recitata da Mons. D’Arrigo.

Da Piazza Castronovo dietro la Vara presenti le autorità cittadine ad esclusione del Sindaco Buzzanca per motivi di sicurezza, a causa della recente intimidazione. A Piazza Unione Europea altra importante sosta con l’incontro della Vara con le due statue equestri di Mata e Grifone. Lungo la Via Garibaldi due grandi ali di folla dal numero incalcolabile rendevano ancora più solenne la manifestazione per non parlare della grandissima folla che seguiva la processione dietro alla Vara. Tiratori, timonieri e vogatori tutti in perfetto costume e soprattutto tutti a piedi scalsi hanno risposto bene alle direttive del Comitato che sempre più cerca nel suo possibile di far mantenere la calma e l’ordine. Intorno alle 20.00 si giunge finalmente al famoso incrocio tra Via I Settembre e Via Garibaldi uno dei luoghi simbolo di tutta la manifestazione. Qui la popolazione è ammassata in modo inverosimile e pure i palazzi traboccano in modo particolare il Palazzo Arcivescovile con il terrazzo interamente assiepato mentre nei balconi prospicienti all’incrocio si affacciano le autorità con in prima fila l’Arcivescovo, il Prefetto e anche il Sindaco, che, come preannunciato, ha presenziato alla fase finale. Qui purtroppo si verifica l’unica nota stonata di tutta la manifestazione di quest’anno: a causa di non chiari motivi si crea un tafferuglio tra alcuni tiratori e alcuni spettatori. La situazione si calma grazie all’intervento di alcuni carabinieri e di alcuni componenti del Comitato Vara. Dopo le particolari manovre con le gomene che una alla volta vengono posizionate lungo la Via I Settembre, si svolge in modo regolare la virata, momento clou dell’intera manifestazione. La grande machina festiva tirata da migliaia di tiratori, dal peso di 8 tonnellate, poggiante solamente due grandi pattini d’acciaio, ruota perfettamente su stessa di ben 135° gradi come se fosse un giocattolo. Quindi sulla Via I Settembre in pochi strappi la Vara arriva quasi all’imbocco di Piazza Duomo dove, altra novità di quest’anno, viene fermata per poter ascoltare le parole dell’Arcivescovo.

Dopo l’intervento di Mons. Calogero La Piana, che ha dato parole di speranza alla Città affidando i suoi cittadini nelle mani della Vergine, lo stesso presule ha dato il via all’ultimo strappo con il grido di Viva Maria. I tiratori seguendo il segnale impartito dall’Arcivescovo hanno trascinato la Vara al centro della gremitissima Piazza Duomo. La conclusione della manifestazione è stata sancita dal festoso suono delle campane del Basilica Cattedrale e di Montalto, dallo sparo dei fuochi pirotecnici ed infine dalla solenne benedizione dell’Arcivescovo La Piana.

Un’edizione quella di quest’anno effettivamente riuscita molto bene con una partecipazione popolare sempre più numerosa e soprattutto con una generale crescita spirituale dell’intero evento che andrebbe ancor di più valorizzato e pubblicizzato a livello nazionale ed europeo. Una manifestazione religiosa che può benissimo essere considerata una delle più importanti d’Europa. Il sipario della grande festa ferragostana si è calato a partire dalle ore 23.00 con il fantasmagorico spettacolo pirotecnico che ha squarciato la calda serata illuminando a giorno l’intera città. Ottimi i fuochi pirotecnici sparati dalle premiate ditte messinesi Ferlazzo ed Aricò. Nonostante qualche problema tecnico, discreto successo hanno avuto anche le proiezioni della Messina pre-terremoto proiettate su alcuni edifici della Via Vittorio Emanuele e Viale della Libertà. A chiusura della manifestazione questa sera alle 21 a Piazza Duomo ai piedi della Vara si terrà il concerto della Banda della Brigata Aosta.

Marco Grassi

In photogallery le foto di Dino Sturiale

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