Zes anche a Messina: la proposta di Labormetro e le aree individuate

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sul regolamento per l’istituzione di zone economiche Speciali, recependo le proposte presentate nel corso della conferenza unificata dello scorso 16 dicembre, contiene una nuova tabella delle superfici attribuite alle ZES per ogni regione.
I nuovi parametri incrementano ulteriormente le superfici assegnate ed alla Sicilia spettano 5580 ettari di aree da destinare a ZES. I numeri sono derivati da parametri che tengono conto della densità demografica e della superficie dell’intera regione, quindi anche della provincia di Messina che con il suo territorio contribuisce in maniera rilevante alla determinazione delle superfici assegnate. Per LaborMetro risulta pertanto «evidente che nella proposta che il Governo regionale dovrà formulare al Governo nazionale deve essere tenuto in considerazione il peso del nostro territorio, che si caratterizza anche per il suo stato di Città Metropolitana».
Labormetro ha quindi elaborato una proposta concreta, articolata e sostenibile che individua le aree sulle quali insediare le ZES che hanno i caratteri e i requisiti richiesti dal regolamento attuativo, rilevandosi efficacemente contestualizzate e infrastrutturate.
«Si tratta di una proposta che trova anche il sostegno degli strumenti di pianificazione d’area vasta e di programmazione, come il Piano Territoriale Provinciale, il Pist ed altri atti di programmazione. Attraverso questa proposta sono state individuate le aree a vocazione produttiva connesse con i sistemi portuali, come richiesto dal regolamento attuativo, dell’ex ASI di Giammoro-Milazzo, dell’ex ASI di Villafranca, delle aree portuali della zona falcata di Messina a vocazione produttiva, dell’area ex ASI di Larderia e piastra logistica di Tremestieri. Complessivamente una superficie complessiva di circa 560 ettari che riteniamo possa configurarsi come una proposta credibile che sottoporremo all’attenzione dei soggetti decisori, ponendoli di fronte alle proprie responsabilità».