Società

Messina. “L’ambiente Stadium” strizza l’occhio alla sostenibilità VIDEO

di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana

MESSINA – Mentre il tema degli impianti sportivi comunali tiene banco nelle Aule di Palazzo Zanca, una delle due strutture che già da tempo godono di una concessione pluriennale di affidamento, il “Marullo” di Bisconte, continua a crescere e ad ammodernarsi. Da oggi si chiamerà “L’ambiente Stadium”, prendendo il nome da quello sponsor che andrà a sostituire il vecchio nome “Despar”, e continuerà ad ospitare gare di decine di squadre cittadine, di ogni categorie e fascia d’età. Il campo sportivo, che soltanto qualche anno fa è stato rinnovato dall’SSD Camaro 1969, società concessionaria dell’impianto per 15 anni, passando dalla terra battuta a un manto in erba sintetica, oggi godrà di un’efficientamento energetico considerevole, con pannelli solari montati sul tetto della tribuna.

D’Arrigo, presidente del Camaro: “Non ci fermiamo”

“Questo è un esempio virtuoso di come devono essere gestiti gli impianti sportivi”, sottolinea il sindaco Cateno De Luca, presente stamattina per osservare l’andamento dei lavori. Soddisfatto il presidente della società neroverde, Antonio D’Arrigo: “Questi lavori erano in cantiere già da un paio di mesi. Abbiamo sfruttato il bonus 110 per cento migliorando a livello energetico e idrico. Adesso monteremo una colonnina per la ricarica delle auto elettriche e stiamo pensando a un pulmino elettrico da mettere a disposizione dei ragazzi della scuola calcio”. Ma i lavori non finiscono qui: “Stiamo aspettando il permesso per costruire sopra gli spogliatoi l’area ristoro e dovremmo averlo dalla prossima settimana. Cercheremo di dare ai nostri tesserati e a chiunque viene a vedere una partita un ambiente più caldo. Ci è mancato il calcio, ma noi non ci siamo mai fermati”.

La Corte: “Se cresce Messina cresciamo anche noi”

Al fianco del Camaro si è schierato, adesso, “L’ambiente”. Ci spiega il motivo l’amministratore dell’azienda che ora dà il nome all’impianto, Domenico La Corte: “Noi investiamo nello sport ma soprattutto nel sociale. Messina è la nostra città, dove viviamo e lavoriamo. Riteniamo giusto dividere parte del fatturato con la città, cercando di farla crescere. Perché la crescita di Messina è anche la crescita nostra”.