Il Presidente dell'Associazione Libera ha detto di destinare i soldi del Ponte ad altre priorità. Non si fa attendere la risposta del prof. Bruno Sergi favorevole alla costruzione della grande infrastruttura
-Quel ponte non unisce due coste ma due cosche-: l’ha detto Don Luigi Ciotti (nella foto a corredo dell’articolo) presidente di ‘Libera’, chiedendo di posticipare la realizzazione del Ponte sullo Stretto per dedicare quelle risorse ad altre opere.
Lo ha fatto dal palco di ‘Politicamente Scorretto’, la Tregiorni alla Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno (Bologna) in cui l’ideatore della rassegna, lo scrittore Carlo Lucarelli, ha rilanciato il suo appello per destinare alla cultura una parte dei beni confiscati alla mafia.
-Non ci sono soldi? E allora perchè non destinarli ad altre priorità? Quel ponte rinviamolo un attimo. Perchè unisce due cosche-: con queste parole il sacerdote, in collegamento telematico con il Mei, il meeting delle etichette indipendenti in contemporaneo svolgimento a Faenza (Ravenna), ha tuonato contro la grande opera dello Stretto dicendo che -invece servono asili, scuole, ferrovie, strutture che diano il senso della comunità, perchè quella meravigliosa gente del sud non deve girare il mondo per lavorare ma deve stare là-.
Non s’è fatta attendere la replica di uno dei massimi esponenti del Comitato ‘Ponte Subito’, il prof. Bruno Sergi, insegnante di Economia Internazionale della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Messina: -nei prossimi giorni e nei prossimi mesi assisteremo ad un crescendo di affermazioni di questo tenore, assolutamente volute sul piano economico/politico e decisamente offensive per la sana morale di tutti quei Siciliani e Calabresi onesti che aspettano il definitivo rilancio del mezzogiorno. Sicilia e Calabria non sono solo mafia e ‘ndrangheta, anzi. La stragrande maggioranza della gente è onesta e pulita. La mattina anche qui al sud c’è chi fa sacrifici e per mantenere la famiglia si alza presto per andare a lavorare. Parlare di Ponte come opera che unisce -due cosche- significa dimenticarsi di tutta quella gente perbene, onesta e dai sani valori che popola queste terre troppo spesso dimenticate-.
