Ars. Governo battuto. Non ha più la maggioranza

Ars. Governo battuto. Non ha più la maggioranza

Ars. Governo battuto. Non ha più la maggioranza

mercoledì 11 Novembre 2009 - 23:49

Lombardo: -Non indietreggio-

Lombardo è rimasto solo. Il suo governo da ieri sera non ha più una maggioranza all’Ars. Il Documento di programmazione economica e finanziaria 2010-2013 della giunta regionale è stato bocciato con i voti del Pd, dell’Udc e del Pdl. Col governo hanno votato solo l’Mpa e il gruppo “Sicilia” di Miccichè.

La crisi, quindi, appare ormai ufficiale, ma la resa dei conti è stata rinviata alla settimana prossima. Da qui a martedì ci sarà il tempo per le grandi manovre che dovranno permettere al centrodestra di risolvere i problemi in casa. Altrimenti, non resterà che il ritorno alle urne. Secondo il capogruppo del Pdl Antonello Cracolici, -e’ la conclusione del governo Lombardo. E’ bene, a questo punto, che Lombardo dichiari la fine di questa maggioranza-. Cosi’ Rudy Maira, dell’Udc: -Il governo Lombardo cade alla prima prova d’Aula non avendo di fatto una maggioranza e facendo emergere che la Sicilia non merita di avere un esecutivo virtuale e lontano dagli interessi di una terra che merita sviluppo e buona amministrazione-.

Cosa succedera’ ora? La lettura è difficile, considerato che Lombardo non ha i numeri per vedersi approvati gli argomenti posti in discussione, che ricordiamo sono particolarmente insidiosi: le comunicazioni del presidente della Regione sulla posizione dell’assessore alla presidenza Gaetano Armao in merito -ai suoi rapporti con le societa’ gia’ concessionarie per la realizzazione dei termovalorizzatori-, la discussione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2008 e l’esame dell’assestamento di bilancio per il 2009.

C’è da aspettarsi adesso un intervento dall’alto, ovvero da parte di Silvio Berlusconi, l’unico a poter sbrogliare l’intricata matassa e non si può più attendere. Il governo non può rischiare di andare sotto anche sull’assestamento di bilancio, ipotesi che di fatto paralizzerebbe la sua azione. Il governatore intanto promette di non mollare. “Non indietreggio. Lo devo ai siciliani e alla mia coscienza”.

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