Sulle orme di Bufalino, Fabio Stassi ritrae e dona voce a 200 personaggi letterari.

Sulle orme di Bufalino, Fabio Stassi ritrae e dona voce a 200 personaggi letterari.

Sulle orme di Bufalino, Fabio Stassi ritrae e dona voce a 200 personaggi letterari.

venerdì 14 Maggio 2010 - 07:23

Fabio Stassi partecipa al Salone del Libro di Torino con l'Aperitivo letterario (Venerdì 14 ore 21 e domenica 16 ore 20,30)

Un libro sfiziosissimo, uno di quei libri che fanno felici i lettori appassionati, di quelli che dopo aver chiuso un libro si domandano che fine farà il protagonista e magari, parafrasando Salinger, vorrebbero poter chiamare lui piuttosto che lo scrittore per chiedergli come gli vanno le cose… Fabio Stassi è certamente un vero lettore e il suo nuovo libro Holden, Lolita, Živago e gli altri – Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999) (Minimum Fax; pp.332; €12,50) è un vero atto d’amore verso gli eroi letterari ma insieme una riflessione sul romanzo contemporaneo dato per morto durante gli anni ‘60: «Questo libro mi coinvolge tantissimo a livello emotivo, del tutto parte dai miei taccuini di lettore e prende forma negli ultimi quindici anni, sulla linea ferroviaria Viterbo – Orte – Roma». Un’idea brillante, quella di dare voce a ben 200 personaggi dal 1946 al 1999, prendendo spunto da un libro-cult, “Dizionario dei personaggi di romanzo” di Gesualdo Bufalino: «Lui, con Calvino e Levi non sono solo dei grandi suggeritori di letture ma dei veri e propri maestri di stile».

Un libro nato sulle orme di Bufalino…

«Ero molto legato a Bufalino, con Primo Levi e Italo Calvino è fra i miei preferiti in assoluto. Col tempo lessi tutto di lui e il fatto che sia siciliano me lo rende ancor più caro. Quando lessi il suo “Dizionario dei personaggi di romanzo” restai folgorato e lo usai nel tempo come fosse una bussola o un suggeritore che mi aiutava ad orientarmi nel mondo dei libri. Lui si fermò a Beckett, subito dopo la seconda guerra mondiale e nel tempo ho maturato l’idea di riprendere quel lavoro, quel cammino, portando sulla pagina un bilancio personale della letteratura contemporanea. Daniel Pennac scrisse che alla fine degli anni ’60, chi voleva leggere un romanzo doveva nascondersi nei sottoscala perché la critica strutturalista dava per morto il romanzo e i suoi personaggi. I francesi erano convinti che i personaggi erano destinati a cedere il passo a favore del numero di matricola o, per dirla ai giorni nostri, del codice a barre. Con questo libro volevo aprire una riflessione sul romanzo contemporaneo, evidenziandone i protagonisti e dando loro voce per parlare, in prima persona, coi lettori».

Materialmente quanto tempo c’è voluto per costruire quest’enciclopedia?

«Da quando leggo ho sempre raccolto schede con le mie impressioni a caldo. Diciamo che negli ultimi quindici anni, da quando ho cominciato a fare il pendolare in treno da Viterbo a Roma, mi ci sono messo a lavorare su, costruendo schede anche sui personaggi. Nel tempo l’idea ha preso forma e devo dire che questo libro mi coinvolge tantissimo, pur se i personaggi che vi ho inserito non sono stati creati da me».

Leggendo un personaggio dopo l’altro si percepisce che ti devi essere davvero divertito a scrivere un libro così…

«Moltissimo. Del resto il gioco e la letteratura vanno spesso d’accordo per me. Questo libro è un vero e proprio atto d’amore verso quei personaggi che mi hanno tenuto compagnia, allietando le mie giornate. A dirla tutta sono un lettore un po’ ingenuo, mi piacerebbe davvero incontrarli perché credo davvero che loro possano esistere anche nella realtà».

E’ stato difficile farli parlare in prima persona?

«L’idea della prima persona è giunta alla fine. Sono partito dalle schede dove ho raccolto informazioni di ogni tipo, dal colore dei capelli alle date di nascita. Ma non volevo fare un “lavoro da critico” o da studioso della letteratura, piuttosto volevo cercare un “registro da scrittore” e per questo ho scelto la prima persona. Un altro dei miei libri cardine è l’Antologia di Spoon River e partendo da lì mi sono chiesto se davvero i personaggi possono essere vivi…probabilmente i personaggi tornano alla vita ogni volta che il lettore apre il libro».

Fra i 200 personaggi cui doni la voce, quali vorresti davvero incontrare?

«Una bella domanda. Sicuramente alcuni personaggi femminili mi danno vere emozioni come Sara de Lo Spaccone di Walter Tevis o Tamina di Milan Kundera. Dal lato maschile e stravagante ho un debole per lo zingaro Melquiades creato da Marquéz».

Ti aspetti le lamentele dei lettori per i personaggi esclusi?

«Mi sono già arrivate le prime lamentele e ne ho preso nota. Più che altro mi sento in colpa verso gli stessi personaggi che ho lasciato fuori, sia quelli che conosco che quelli che non ho ancora incontrato sulla pagina».

Fabio Stassi, di origine siciliana, vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il romanzoFumisteria (GBM, premio Vittorini Opera Prima 2007). Un suo racconto è stato inserito nella raccolta Bonus Tracks, scrittori italiani per Rolling Stone (Oscar Mondadori, 2007). Per minimum fax ha pubblicato È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008) e Holden Lolita Živago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999) (2010).

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED