A Palazzo Zanca il Comune, l’Autorità portuale, l’Ente Porto e la Capitaneria siglano una bozza di accordo programmatico da sottoporre a Palermo: le aree della falce all’Authority per la messa in sicurezza

E’ un giorno per certi versi storico, anche se molto resta da fare. Ma il fatto stesso che attorno a un tavolo si siano ritrovati Comune, Autorità portuale, Ente Porto e Capitaneria è di per sé un passaggio chiave. Se a questo aggiungiamo che le parti in causa hanno persino trovato un’intesa su una bozza di accordo di programma da sottoporre alla Regione, allora si può intuire l’importanza della riunione di oggi. Tema centrale: la zona falcata. Ossia l’area più pregiata della città, ma al tempo stesso tra le più degradate, oggetto di un estenuante conflitto di competenze tra Authority ed Ente Porto. All’incontro di oggi, presieduto dal sindaco Giuseppe Buzzanca, propedeutico al vertice convocato a Palermo per il 1. ottobre, hanno preso parte il presidente dell’Autorità Portuale, Dario Lo Bosco, il presidente dell’Ente Porto, Rosario Madaudo, e per la Capitaneria di Porto, il comandante, capitano di vascello Antonio Musolino, ed il responsabile dell’ufficio Demanio, capitano di corvetta Fabio Rottino.

Questa la bozza dell’accordo programmatico siglato stamani, e che adesso dovrà essere sottoposto alla Regione ed al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Premesso che è emersa l’esigenza – si legge – di mettere con urgenza in sicurezza alcune delle aree della zona falcata in relazione alla viabilità ed alle aree portuali; considerato che l’Autorità portuale ha già in itinere la procedura per la consegna dei lavori di messa in sicurezza delle aree (via San Raineri ed aree del molo Norimberga) de quibus con la relativa copertura economica; considerato anche che la Presidenza della Regione Siciliana ha concordato un ulteriore incontro da tenersi venerdì p.v. con l’intento di superare le questioni giurisdizionali sorte in riferimento alla titolarità delle aree; valutata la necessità di tutelare il pubblico interesse ed il sistema di ottimizzazione delle aree portuali in atto», le parti convengono «di sottoporre alla valutazione ed approvazione del Governo Regionale e del Ministero delle Infrastrutture la possibilità di concedere le aree de quibus nelle forme giuridicamente consentite alla Autorità Portuale relativamente alla realizzazione degli interventi in corso per le aree descritte per ragioni di pubblico interesse e messa in sicurezza. Ciò fatto salvo ed pregiudicato qualunque ulteriore esito giurisdizionale per la vicenda de qua sulla titolarità delle aree predette».