Giovedì 2 agosto riparte uno dei festival più apprezzati in provincia. Per la dodicesima edizione la Proloco Artemisia ha predisposto in piazza Duomo piccoli appuntamenti per il dopo festival con degustazioni e intrattenimenti musicali affidati alle atmosfere klezmer del GulliverTrio.
Giovedì due agosto, si apre il programma della dodicesima edizione del Castroreale Jazz Festival. Si parte con il lirismo argentino di Javier Girotto, sax soprano, baritono e flauti andini, e la completezza artistica di Luciano Biondini, fisarmonica. Una formazione affiatata e collaudata da anni di collaborazione, capace di costruire ad un altissimo livello estetico di poesia e stile, “un ponte unico tra il jazz ed il tango”. Il duo si è formato nel 2000 e si è esibito nei più importanti festival jazz europei: da Berlino, a Colonia, all’Auditorium S.Cecilia di Roma, al Bergamo Jazz, a Monaco, ecc. Nel 2002, registra il primo disco “ El Cacerolazo” dedicato alla popolazione argentina ed alla forma di protesta pacifica, condotta per le strade, sbattendo le pentole, el cacerolazo, appunto. Dopo “Terra Madre”, è arrivato l’ultimo disco del duo: “IGUAZU”, dal nome delle cascate situate al confine tra l’Argentina e il Brasile, che è un inno alla bellezza adamantina ed indifferente della natura, e testimonianza, non dovuta, della continua ricerca dei due musicisti, della loro capacità di muoversi tra le più ampie sfumature della world music e del jazz contemporaneo.
Il festival si chiude venerdì tre agosto, con il duo formato da Rosario Bonaccorso, contrabbasso, e da Francesco Cafiso, sax. Due modi di essere siciliani, due generazioni diverse, ma esistenze dense di esperienze ed emozioni che, sul palco, si fondono. Rosario Bonaccorso si conferma tra i più autorevoli e rappresentativi musicisti jazz in Europa, contrabbassista, testimone di una sensibilità non comune, maturata in venticinque anni di palco al fianco di centinaia di artisti americani ed europei; Cafiso, uno dei talenti più precoci della storia del jazz, nominato nel 2009, a soli venti anni, da Umbria Jazz “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo”, che a 13 anni era già capace di incantare Wynton Marsalis e le platee più prestigiose in ogni angolo di mondo.
