Balbuzie e disturbi della voce, il Comune e l'associazione Vivavoce contro la discriminazione

Balbuzie e disturbi della voce, il Comune e l’associazione Vivavoce contro la discriminazione

Giuseppe Fontana

Balbuzie e disturbi della voce, il Comune e l’associazione Vivavoce contro la discriminazione

martedì 26 Settembre 2023 - 18:30

Il fenomeno di "voice shaming" riguarda migliaia di italiani. La responsabile Martina Casale: "Non è il modo in cui parli a dimostrare chi sei"

MESSINA – Durante la sessione di lavoro della quarta commissione consiliare, presieduta dalla consigliera Rosaria Di Ciuccio, si è parlato di “voice shaming”, cioè la discriminazione subita da chi soffre di balbuzie o disturbi della voce. A porre l’accento sul fenomeno è stata l’associazione Vivavoce, fondata dal messinese Giovanni Muscarà. Presente anche l’ex balbuziente e psicologa Martina Casale, responsabile della sede di Messina, che ai consiglieri e all’assessora alle Politiche sociali Alessandra Calafiore ha presentato il progetto con cui viene chiesto di sviluppare un tavolo di lavoro per un’indagine regionale sul tema.

Martina Casale ha parlato dell’attivazione del presidio gestito dall’associazione, con cui viene offerto supporto psicologico gratuito da un’equipe medica specializzata a chi soffre di problemi alla voce o subisce episodi di discriminazione. Si chiama Voice Help Sicilia ed è un numero WhatsApp a cui è possibile segnalare il proprio disagio o quello di amici, parenti o conoscenti.

Casale: “Non è il modo in cui parli a dimostrare chi sei”

Casale ha spiegato: “Aiutare chi soffre di balbuzie e disturbi legati al linguaggio è la mia vocazione. La balbuzie mi ha tolto tanto, ma oggi nel fare questo lavoro ho l’opportunità tutti i giorni di supportare chi sta vivendo la mia stessa situazione. Affrontare questo disturbo e i disagi che mi ha causato mi ha formata dal punto di vista caratteriale ed essere riuscita a risolverlo mi ha restituito tutto 10, 40 volte. Significa tantissimo per me poter trasmettere il messaggio che non è il modo in cui parli a dimostrare chi sei e supportare chi, come successo a me, sta vivendo un momento di forte disagio a causa del disturbo e delle discriminazioni ancora troppo frequenti. Poterlo trasmettere con la mia faccia, con le mie parole, è importante. È come riprendermi tutto quello che mi ha tolto”.

Calafiore: “Un milione gli italiani con balbuzie”

L’assessora Calafiore ha dichiarato: “La balbuzie riguarda più di un milione di italiani ma è un argomento ancora tabù nelle famiglie e anche nella società. La balbuzie è un problema legato direttamente alla socialità delle persone che ne soffrono e che, troppo spesso, fanno ancora fatica a superare lo stigma, i pregiudizi e i luoghi comuni che le circondano. Credo che occorra vederla come una sfida da cogliere e affrontare, un ostacolo che si può superare, ma che prima di tutto bisogna conoscere”.

La discriminazione verso chi ha problemi alla voce è più diffuso di quanto si pensi. Il 70 per cento di chi ha balbuzie dichiara di aver perso almeno un’occasione di impegno o di promozione a causa del disturbo legato alla propria voce. Il 20 per cento ha rinunciato a un lavoro. E molti concorsi pubblici evidenziano nei disturbi della voce “cause di inidoneità”. Vivavoce vuole avviare una risoluzione culturale al problema, avviando progetti di inclusione e sensibilizzazione per abbattere queste discriminazioni.

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