Il confronto in prima commissione sui problemi registrati dopo le prime settimane dal lancio. A Faro saranno installati 5 parcometri entro l'estate
MESSINA – Dall’avvio dello scorso aprile il sistema di smart parking installato nel centro città da Atm ha subito diverse critiche. Dai problemi registrati dai residenti, al caso dei numeri già cancellati in alcuni stalli, tra associazioni e politica sono stati in molti a rilanciare i disagi dei cittadini. Oggi, 12 maggio, la questione è stata affrontata in prima commissione consiliare. Su invito di Salvatore Papa, che ha accolto le richieste dei consiglieri, la presidente Carla Grillo, insieme ad altri membri di Atm e al dipartimento competente, ha avuto un confronto in aula su diverse questioni.
Oteri e Carbone all’attacco
La seduta è stata aperta dal capogruppo di Prima l’Italia Cosimo Oteri, che ha evidenziato diverse criticità e definito “inaccettabili” alcune delle caratteristiche del neonato smart park, tra cui il funzionamento stesso dei parcometri, i problemi dei residenti e gli stalli blu occupati parzialmente da alberi: “L’obiettivo dello smart parking deve essere facilitare tutto, c’è ancora tanto da migliorare”. Anche il consigliere della Fratelli d’Italia Dario Carbone ha poi attaccato Atm per la fretta con cui è stato inaugurato il servizio nonostante alcuni problemi ancora da risolvere: “Ci sono anche stalli blu senza numerini, come vicino al nuovo PalaGiustizia. Cosa si sta facendo oggi?”. Ma anche i problemi dei numeri già dipinti e cancellati, la poca tolleranza degli operatori, l’inserimento dei numeri di stallo nel parcometro da parte di chi ha il pass residenti, il numero basso di colonnine presenti: i temi lanciato dai consiglieri sono stati diversi.
Grillo: “Ansia esagerata”
La presidente Grillo ha poi risposto: “Parto dalla spinosa questione del pass residenti. Abbiamo ripetuto più volte che ci troviamo in una fase di test. A noi in questa fase servono tutti i dati di cui usa le strisce blu, ragion per cui è stato chiesto a tutti di inserire il numero di stallo e di targa. Il progetto prevede che chiunque fruisca del parcheggio a pagamento indichi i dati. Chiaro che lo smart parking nasce per ridurre i tempi di ricerca del parcheggio ma ci sono anche benefici accessori. Abbiamo tanti residenti con pass, circa 4mila persone nella zona ztl. La città non ha i varchi, la lettura targhe digitale. Ci sarà ma non avendolo oggi il monitoraggio deve essere fatto manualmente. Prima capitava che la gente facesse la copia del pass per far parcheggiare fino a due o tre auto. Ora c’è la targa ma prima no. Applicare lo smart parking ci permette di combattere chi non paga le strisce blu. Poi vorrei dire che non abbiamo iniziato di fretta e furia. Messina è una città in divenire, ci sono tantissimi microcantieri per migliorarla visto che tanti anni è rimasta immobile. La segnalazione numerica si usura, come si usurano le strisce blu. Abbiamo una squadra che quotidianamente gira per sistemare questa cosa. Parliamo di ForestaMe e degli stati un po’ più piccoli: sì, è una realtà. È accaduto che si siano sovrapposte queste due attività. Atm ha il compito di ripristinare le strisce blu, ma il nostro impegno è di rivedere tutti gli stalli e laddove ci siamo quelli più piccoli l’idea è di farli diventare stalli per motorini. Vedremo stallo per stallo. Possiamo solo ridimensionare lo stallo o renderli stalli per motorini, di cui il centro ha necessità. Tante problematiche legate allo smart parking non erano prevedibili se non iniziando. La fase di test serve a questo. Quest’ansia collettiva la trovo esagerata”.
Grillo: “Nuovi 5 parcometri a Torre Faro entro l’estate”
E sulla tolleranza Grillo ha spiegato: “Atm non fa multe a chi sbaglia a usare lo smart park, ma è chiaro che bisogna pagare la sosta e che non si può parcheggiare negli angoli fuori dalle strisce. Allo stato attuale sono 25 i parcometri, ne sono stati acquistati altri 20 e di questi 5 saranno collocati a Torre Faro prima dell’estate”. La presidente ha poi chiuso: “Forse lo smart parking avrebbe meritato una comunicazione di tipo diverso, più capillare e attenta. La nostra città è una città in cui l’età media è un po’ più alta quindi forse l’avvio di un sistema che non è semplicissimo, ma nemmeno complicato, meritava più attenzione”.
Tra le proposte transponder e sosta frazionata
All’ampio dibattito hanno partecipato anche i consiglieri legati al sindaco Basile, dalla capogruppo di ScN Nicoletta D’Angelo al consigliere di Basile Sindaco Giuseppe Schepis, che ha chiesto di poter inserire metodi diversi di pagamento con maggiore connettività alle app e di dare ai residenti un sistema che possa riconoscere il numero stallo attraverso onde radio tramite un transponder. Dal centrodestra il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni ha poi chiesto di inserire la sosta frazionata anche nei parcometri e ricordato ad Atm di spegnere i semafori del tram, di cui ha parlato diverse volte. Su questi ultimi punti Grillo ha ricordato che si può già pagare 50 cent la mezz’ora ma ha aggiunto che “stiamo già provvedendo a frazionare ancora, lo faremo senza problemi. Per quanto riguarda i semafori del tram abbiamo iniziato a lavorare a una nota congiunta con il dipartimento per dare risposte alla città. Non è una cosa così semplice, ma a breve ci sarà una risposta”. Alle proposte di Schepis ha risposto invece Alberto Chillè, esperto tecnico dell’azienda, spiegando di voler mettere in campo presto l’app di Atm per i pagamenti, ma anche di aver previsto il qr code sui parcometri per andare direttamente alle app già presenti. Per i tag di posizionamento, invece, è più complicato provvedere.
Calabrò: “La città decresce”
Felice Calabrò, capogruppo del Pd, è poi tornato sulla questione dei pass copiati chiedendo ad Atm quante denunce abbia fatto in tal senso, visto che si tratta di un illecito, prima di attaccare sulla “crescita della città” di cui ha parlato Grillo: “La città decresce, perde abitanti, attività, PIL”. Poi ha chiesto di ricordare su quale linea di finanziamento è il progetto di SmartParking, per quanti stalli e se la riduzione degli stalli stessi comportata dal conflitto con ForestaMe può comportare penali. La presidente ha replicato: “SmartParking è finanziato coi Pn Metro per circa 1,2 milioni. Sono stati fatti vari contratti applicativi. Oggi sono previsti 4.400 sensori, 101 antenne e 50 pannelli che indicano I posti in tempo reale. Originariamente erano 5000 sensori ma via via il sistema è stato aggiornato con gli stalli previsti”.

Povera messina amministrata da …. Ognuno metta l’aggettivo che preferisce
….. insomma,mi sembra di intuire,,, che la colpa è ancora una volta dei cittadini che… purtroppo…. vista l’ età media……sono pure “rimbambiti”…… grazie presidente!!!….ne terremo buona memoria delle sue parole…
Ansia libera magari? Ci sono gli ansiolitici che già molti prendono. Il Messinese è tipico per lamentarsi per ogni cosa. Cosa sarà mai di mettere un tagliando ogni volta che uno prende la macchina se serve anche più volte al giorno. Ma poi presto funzionerà l’app perchè lamentarsi cosi? Forse il problema sta nel fatto che dopo aver acquisito il Pass molti credevano che il Comune non l’ATM non li avrebbe più disturbati. E che volevano il pargheggio davanti casa per tre anni con soli 20 euro?
La Pres. Grillo afferma: “Prima capitava che la gente facesse la copia del pass per far parcheggiare fino a due o tre auto. Ora c’è la targa ma prima no.” Non so chi le abbia dato questa falsa informazione, il n° della targa è SEMPRE stato presente nei pass residenti, anche il COLORE dell’auto.
Il sistema è inaffidabile e i posti liberi disponibili illustrati nei display non corrispondono al vero… e non è un problema di posteggiare “correttamente”
Provare per credere diceva qualcuno… e’ molto semplice verificare sul campo
Prendersela con i cittadini è tipico degli incapaci. La verità è una sola: l’ATM e la giunta comunale hanno deciso di rendere la vita delle persone PIU’ COMPLICATA. Vorrei precisare alla sig.ra presidente dell’aTM che non sono i cittadini a creare “ansia”, ma che è ormai chiaro il contrario, ossia l’ANSIA dell’ATM di indire appalti e acquisire finanziamenti purchessia e per qualsiasi cosa, anche la più inutile e gravosa. Quindi, signora presidente, ognuno guardi in interiore homine, alla propria specifica “ansia”, prima di permettersi di giudicare i cittadini che con le loro tasse pagano i vostri lauti stipendi e ottengono solamente meno parcheggi e maggiori complicazioni.
Io credo che i test si debbano fare quando non si chiedono soldi …
… se chiedi soldi le cose devono funzionare come annunciato
Riusciamo a lamentarci di tutto, continuiamo a fermarci in mezza la strada e chiediamo un minuto di pazienza, parcheggiamo dovunque e comunque, usiamo sempre il clacson come se avessimo un tic impulsivo, accompagniamo i nostri figli a scuola con l’auto sin sopra i gradini di accesso…………….
Ad maiora Messina!!!!!!