In questi giorni, i sindaci di mezza Italia sono sul piede di guerra perché l’abolizione della seconda rata dell’Imu rischia di trasformarsi in una beffa. In base a quanto stabilito dal decreto approvato dal Consiglio dei Ministri , infatti, l’extra gettito previsto sarà risarcito solo per il 60% dallo Stato, mentre il restante 40% resterà a carico dei cittadini. Fortunatamente, il Comune di Messina non rientra tra i circa 600 enti locali che si sono trovati inaspettatamente con questa patata bollente in mano.
«La norma – spiega l’assessore al bilancio Guido Signorino– vale solo per quei Comuni che hanno portato al massimo l’aliquota base, a volte anche furbescamente intuendo le intenzioni del Governo, nel 2013; mentre il Comune di Messina ha aumentato l’Imu nel 2012».
Ed in effetti, a Palazzo Zanca, l’imposta sulla casa “lievitò” ad ottobre 2012, in piena gestione commissariale: il provvedimento proposto dal commissario straordinario Luigi Croce ed istruito dal dirigente ai tributi Romolo Dell’Acqua ( prima di essere rimosso e trasferito all’Avvocatura) si rese necessario per via dello stato di deficitarietà in cui si trovava e si trova ancora adesso il nostro Comune (vedi correlato) .
Tra tante brutte notizie di natura economica, finalmente una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai messinesi, i quali non dovranno più pensare all’odiosa tassa sulla casa, almeno sino a quando non entrerà in vigore la IUC (imposta unica comunale). I governi nazionali che si susseguono si dilettano infatti a cambiare nomi e sigle, ma sempre di tasse si tratta e gli italiani lo sanno bene.
Ma torniamo a Messina, dove – al di là dell’Imu e della Tares, su cui in queste ore sta decidendo il Consiglio comunale – è la situazione economico-finanziaria generale a preoccupare.
Il dissesto non è ancora scongiurato e molto dipenderà anche dall’approvazione da parte del Civico Consesso del bilancio di previsione 2013. Il documento economico finanziario di previsione, di previsione si fa per dire visto che siamo a Novembre, è già stato incardinato all’Ordine del giorno dell’organo consiliare e nei prossimi giorni dovrà essere discusso e votato dall’Aula. Nel primo vero bilancio dell’era Accorinti (il consuntivo 2012 si riferisce alle gestioni Buzzanca- Croce) sono previste spese ed entrate per euro 415. 739.841,00 (Danila La Torre)