“Nessuna garanzia sui debiti sportivi, altrimenti pronti a fare un’offerta”. Prende quota l’ipotesi del trasferimento dell’Igea in città, ma l’imprenditore di origini messinesi si dichiara assolutamente estraneo all’operazione

Come anticipato l’imprenditore milanese di origini messinese Pasquale De Domenico, a nome del suo gruppo, annuncia che non presenterà alcuna offerta ufficiale per rilevare il ramo sportivo dell’Fc Messina. Ecco la nota ufficiale: -Avrei voluto farlo in presenza di tutti gli organi di stampa e TV locali ma improrogabili impegni di lavoro non mi permettono di essere nuovamente a Messina nel giro di pochi giorni. Pertanto al fine di evitare incomprensioni e chiarire definitivamente la nostra posizione confermiamo di non poter partecipare all’asta del 13 Marzo per mancanza di reali e consistenti garanzie (in particolare richiesta di fidejussioni bancarie a prima richiesta) sui debiti sportivi contratti nelle gestioni precedenti che ammontano a Euro 3.500.000,00. Ribadiamo, e non torneremo più sull’argomento , che a fronte del rilascio delle garanzie sopra richieste noi saremo pronti a depositare il 13 marzo p.v. la nostra offerta nei modi e tempi richiesti dal bando di gara”.

Poi le precisazioni su possibili voci che lo verrebbero coinvolto nella trattativa per portare l’Igea Virtus a Messina: “Colgo anche l’occasione per smentire le voci su un mio accordo sottobanco con il Sig. Bonina per trasferire il titolo sportivo della Igea Virtus a Messina. Non conosco né ho mai visto il Sig. Bonina e sinceramente non credo che ci sia bisogno di un mio intervento in tal senso. Credo che ci siano interlocutori che abbiano molto più contatti ed interessi del sottoscritto a far trasferire il titolo Igea a Messina e magari sono gli stessi che mettono in giro certe voci”. Una pista, quella che porta al trasferimento dell’Igea in città con conseguente cambio di denominazione, che prende sempre più corpo. In tal senso sembra che ci sia già allo studio da parte di più soggetti, una vera e propria operazione prevista per creare le condizioni economiche e amministrative per il trasferimento. Operazione che dovrebbe coinvolgere più realtà, forse una anche non locale.

A queste condizioni invece, definitivamente tramontato l’interesse di quello che ufficialmente rimaneva l’unico soggetto interessato all’acquisto della parte sportiva dell’Fc Messina. Ora solo un personaggio “sconosciuto” potrebbe togliere le castagne dal fuoco per evitare che anche questa seconda asta vada deserta. Attenzione però. Non è matematico che il giudice D’Arrigo decida di sospendere l’esercizio provvisorio con il conseguente ritiro della squadra. Nel nuovo verbale di vendita si parla infatti di “invito al curatore, qualora vada deserta anche la nuova vendita, a valutare l’opportunità di richiedere agli organi fallimentari la cessazione dell’esercizio provvisorio e la vendita dei singoli beni”. Dunque non è escluso che a sorpresa, si possa bandire anche una terza asta, per un nuovo e forse ultimo tentativo estremo.