Fc Messina. La vigilia dell'esordio in campionato con la testa alle novità societarie

Fc Messina. La vigilia dell’esordio in campionato con la testa alle novità societarie

Redazione

Fc Messina. La vigilia dell’esordio in campionato con la testa alle novità societarie

sabato 13 Settembre 2008 - 12:22

Intanto Saro Visicaro attacca Niki Patti: «E' solo un prestanome». I club organizzati invece, dopo la presa di posizione dell'altro giorno, hanno da ridire sulla linea del quotidiano cittadino

Domani pomeriggio il Messina che riparte dalla serie D esordirà in campionato, alla seconda giornata, contro il Palazzolo Acreide, che ha raggiunto quest’anno l’Interregionale attraverso i playoff. I ragazzi Gaetano Di Maria sono carichi per la sfida, vogliosi di dimostrare. Sarà importante capire la reale tenuta di questa squadra, dei giovanissimi e degli ultimi arrivati, capire se la compagine è all’altezza o meno, perché in questo momento anche tra gli stessi componenti societari c’è curiosità rispetto alle risposte che darà il campo.

Per quanto riguarda la formazione che verrà opposta alla squadra della provincia di Siracusa, ancora qualche dubbio per il tecnico giallorosso. I punti fermi dovrebbero comunque essere Furlan tra i pali, Taverniti in difesa, Quinto a centrocampo e Niscemi in avanti, che probabilmente farà coppia con Tavilla.

In tanto dal punto di vista societario, dopo la conferenza stampa di ieri del duo Niki PattiRuggero Arena, oggi si registra la reazione di Saro Visicaro, promotore di -Alternativa in movimento-. «La città delle babbiate ha messo in scena l’ultima – scrive. La società di calcio da oggi ha un procuratore (a nulla) che si chiama Niki Patti. A nominarlo i fratelli Franza. Perchè? Semplice: siccome la piazza scalpita, nonostante i buoni servizi di certa stampa, si è voluto gettare in pasto alla città sportiva un prestanome che servisse da parafulmine. Perchè Patti si sta prestando a una così squallida operazione? Probabilmente per gli stessi motivi per i quali l’imprenditore Siracusano è stato convinto da Genovese a presentarsi come candidato civetta a presidente della Provincia».

Una manovra politico insomma, secondo la quale «gli (ex)imprenditori storici di Messina ormai sono tutti nelle mani finanziarie di Genovese & Franza – continua il leader del -Comitato La nostra città-. Le banche strozzano gli imprenditori ed i soci del traghettamento raccolgono tutto. E’ come una partita al casinò. Tutti puntano ma a vincere sono sempre loro: Genovese, Franza & C. Come si potrebbe spiegare diversamente il fatto che un imprenditore tessile (negli anni ’80 molto vicino al partito socialista di Capria, così come Siracusano), oggi certamente coinvolto nella crisi di tutto il settore, abbia la voglia di prestare il proprio nome (e solo quello in mancanza di risorse finanziarie) ai Franza che già hanno un debito societario di 28 milioni di euro? L’operazione è chiarissima e riguarda solo e soltanto lo sfruttamento degli stadi. Il Calcio è soltanto una copertura che viene subappaltata ad un povero imprenditore in crisi».

Per Visicaro nello scandalo bisogna necessariamente farci entrare il silenzio della procura di Messina che, dopo l’avvio dell’inchiesta pre-estiva sugli affari del FC Messina, non ha poi assunto nessun provvedimento che potesse bloccare le strategie di Franza e Genovese. «Il gruppo ha, inoltre, dentro l’amministrazione Buzzanca l’ariete assessore Scoglio che tutela direttamente i loro interessi mentre in buona parte il consiglio comunale è stato eletto grazie agli appoggi dei traghettatori – conclude. In tutta questa operazione c’è un’evidente -istigazione alla corruzione- che riguarda molti livelli istituzionali e amministrativi. Da domani il calcio torna in prima pagina per fare dimenticare i guai più grossi».

Nota pungente infine dei club organizzati, dopo quella diffusa qualche giorno fa per rendere nota la propria posizione rispetto al Fc Messina: «A margine della nostra nota diffusa nei giorni scorsi volevamo evidenziare come, stranamente, il maggiore quotidiano cittadino, presente “ogni mattina in mille comuni-, abbia dimenticato di pubblicare quanto da noi precisato in merito alla vicenda Messina Calcio – hanno spiegato rivolgendosi alla -Gazzetta del Sud-. Stranamente tutti i nostri precedenti interventi sono stati diramati integralmente mentre in questo caso non vengono rese note neanche due righe. Stranamente quando si tratta di mettere in croce gli ultras ci sono sempre titoli da prima pagina; oggi che siamo diventati personaggi scomodi invece non facciamo notizia! Sicuramente ci saranno stati problemi di stampa con i macchinari del nostro sempre zelante e puntuale quotidiano. Non vorremmo arrivare a pensare che la nostra città sia, sotto il profilo della libertà di informazione, paragonabile a realtà poco sviluppate dove la democrazia e il rispetto dell’opinione altrui sono soltanto chimere che la popolazione locale sogna. Ad ogni buon conto chi crede di non farci urlare le nostre ragioni e di metterci a tacere ricordiamo che siamo Ultras, ci mettiamo sempre la faccia ed abbiamo cuore e voce a volontà per gridare la nostra rabbia».

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