Ripescaggio, si va verso la proroga. Intanto di Mascio annuncia in preda alla delusione: vendo

Ripescaggio, si va verso la proroga. Intanto di Mascio annuncia in preda alla delusione: vendo

Ripescaggio, si va verso la proroga. Intanto di Mascio annuncia in preda alla delusione: vendo

venerdì 23 Luglio 2010 - 19:04

Praticamente certa la decisione di Figc e Lega Pro, considerate le tante squadre che non sono riuscite a presentare tutto l'incartamento da allegare alla domanda. Atteso un comunicato della proprietà, che si sente -ostacolata- dall'Amministrazione comunale

La delusione per la mancata presentazione della domanda di ripescaggio è tanta in casa Acr. Così forte da spingere la proprietà ad annunciare il possibile addio. Secondo Arturo Di Mascio l’amministrazione comunale avrebbe mostrato il proprio ostruzionismo nei confronti del club, ritardando notevolmente la concessione della convenzione, a dire dell’Acr necessaria per puntare al ritorno tra i professionisti. Buzzanca si è invece -limitato- a concedere la licenza d’uso e la disponibilità dello stadio San Filippo per 6.809 posti (1260 tribuna A elite, 2411 laterale sud, 500 tribuna ospiti, 2683 curva sud), per tutta la durata del campionato di Lega pro, compresi playoff e playout, così come espressamente richiesto dalla Federazione al punto 4 della lettera inviata alla società peloritana lo scorso 12 luglio, contenente l’elenco della documentazione necessaria per presentare richiesta di ripescaggio.

L’ex consigliere di Alfredo Di Lullo, divenuto con il tempo patron e poi presidente, oggi dice basta. Lo fa per l’ennesima volta, dopo aver minacciato l’addio più volte nel corso degli ultimi due anni (vedi correlato in basso). Annuncia che la società è in vendita, mentre si attende a breve un comunicato ufficiale che renda noto all’esterno questa volontà. I dubbi sul perché non sia stata comunque presentata la domanda, anche incompleta, restano tutti. Così come, adesso, bisognerà verificare cosa succederà nel ritiro di Trevi, dove i giocatori, compresi gli aggregati, lavorano agli ordini dell’allenatore Eziolino Capuano, arrivato con la certezza di disputare il prossimo campionato di Lega Pro. Il purgatorio durerà almeno qualche altro giorno (4-5), considerando che la Federazione, in raccordo con la Lega Pro, concederà 4-5giorni di proroga alle società, diverse, che non sono riuscite a presentare tutta la documentazione necessaria per il ripescaggio. Le dichiarazioni di Macalli sembrano andare in direzione opposta, ma la possibilità di iniziare i campionati con gironi numericamente ridotti è veramente concreta. Dunque si concederà un’altra possibilità ai -ritardatari-.

Al di là della -caccia alla seconda divisione-, il Messina dovrà adesso risolvere i propri problemi interni, considerando che non ci sono più certezze neppure sulla composizione societaria. Gli imprenditori che hanno puntato tutto sul Città di Messina, fino a qualche settimana fa avevano tentato di rilevare proprio l’Acr, ricevendo sempre picche come risposta, o meglio controfferte sulla base della minoranza delle quote. Si potrà riaprire uno spiraglio? I tifosi, dopo questa nuova delusione, sembrano davvero stanchi di illusioni e possibilità mancate. Cercano certezze, non vogliono più sentire parole e promesse. Ecco perché, oggi più che mai, c’è bisogno di parlare chiaro. Se l’intenzione è quella di vendere, si fissi un prezzo e si illustri chiaramente lo stato economico/finanziario della società. La proroga concederà a tutti una nuova possibilità. Probabilmente l’ultima.

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