"Cara Amam, altro che aumento, perché non dai un contributo a chi deve usare le autoclavi?"

“Cara Amam, altro che aumento, perché non dai un contributo a chi deve usare le autoclavi?”

Redazione

“Cara Amam, altro che aumento, perché non dai un contributo a chi deve usare le autoclavi?”

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domenica 22 Gennaio 2023 - 13:29

La proposta di un lettore: "Dato che in alcune zone l'acqua non è garantita h24, bisogna aiutare chi è costretto a sostenere le spese per rimediare"

MESSINA – “Cara Amam, altro che aumentare le bollette! Invece di chiedere di più, perché non dai un contributo a noi cittadini per le spese sostenute per far funzionare le autoclavi? Quelle autoclavi che ci consentono di avere l’acqua corrente per tutta la giornata”. Il lettore Sergio Martino trae spunto dalla cronaca cittadina e lancia questa proposta. Abitando in una delle zone della città dove l’acqua non è garantita 24 ore su 24, ritiene che l’azienda dovrebbe porsi il problema di chi è costretto a impiegare più energia elettrica, sempre più cara. Il tutto con grave carico sulla bolletta per rimediare alle carenze dell’attuale servizio. Leggo, invece, di aumenti da parte dell’Amam: il danno, oltre la beffa!”.

Aggiunge il lettore: “Leggo pure dell’attuale battaglia contro coloro i quali da anni non pagano i servizi come l’acqua e la spazzatura. Iniziativa lodevole perché, come sempre spesso accade, i “fessi che pagano” compensano i furbetti che godono senza spendere un euro. Io stesso sono stato coinvolto, anche se in maniera ridicola: ho ricevuto dall’Amam la diffida a pagare 1 centesimo per il 2004, oltre altri centesimi per gli anni precedenti (“Un errore del sistema”, ha spiegato la presidente dell’Amam, n.d.r.). Pazienza”.

E ancora: “Quello che invece mi indispone, e dovrebbe essere così per molti messinesi, è quanto dichiarato dai vertici Amam sulla necessità di incrementare il costo delle bollette perché l’energia elettrica, che alimenta le pompe del Fiumefreddo e degli altri sistemi di pompaggio, è aumentata. Complimenti, tutti ormai scaricano sull’utente qualsiasi rincaro. Nel caso dell’acqua, lo trovo particolarmente ingiusto dato che non tutti, nel 2023, abbiamo l’acqua corrente h24. E Amam lo sa bene”.

“Aggiornate le tariffe perché erano ferme al 2012”

Ha sottolineato di recente la presidente dell’Amam Loredana Bonasera: “Noi siamo convinti che, grazie ai progetti in corso riusciremo a risolvere, finalmente, i perenni problemi di carenza idrica in molte zone della città. Nel frattempo, oltre a lanciare un importante recupero crediti per 90 milioni di euro, abbiamo aggiornato, come Consiglio d’amministrazione, le tariffe perché erano ferme al 2012″. E non per il rincaro generale dei costi. Il lettore, però, pone un tema centrale: quello della qualità del servizio in attesa che si realizzi finalmente l’obiettivo dell’acqua h24 in città.

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