Economia

Coldiretti Calabria: “il caro spesa costa sul carrello dei calabresi”

I rialzi dell’inflazione pesano molto sul carrello dei calabresi. Nel 2022 hanno speso 60 milioni in più per mettere in tavola pane e pasta; anche la verdura è costata 30 milioni in più, mentre per la carne si è avuto un esborso aggiuntivo di 45 milioni rispetto allo scorso anno.

Nel complesso, stando all’analisi della Coldiretti su dati Istat aggiornati al dicembre 2022, la Calabria è fra le prime regioni per l’aumento del prezzo dei prodotti agroalimentari e della ristorazione.

Complessivamente, le famiglie italiane hanno speso nel 2022 ben 13 miliardi in più. Quelle calabresi, oltre 200 milioni in più, per prodotti alimentari e bevande analcoliche a causa di un aumento medio dell’inflazione del 9,1%, con la classifica degli aumenti che è guidata da pane, pasta e cereali davanti a verdure e carni.

I cittadini-consumatori per difendersi dagli aumenti ormai hanno preso l’abitudine di fare una lista degli acquisti da effettuare per arginare le spese d’impulso, sottolinea Coldiretti.

Sotto pressione l’intera filiera agroalimentare, a partire dall’agricoltura dove si registrano infatti aumenti che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio fino al +500% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti.

«Occorrono risposte immediate – sottolinea Coldiretti – quali il rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare, riducano la dipendenza dall’estero e garantiscono un giusto prezzo degli alimenti per produttori e consumatori».