Felice Calabrò, "La mia forza è nei numeri"

Felice Calabrò, “La mia forza è nei numeri”

Felice Calabrò, “La mia forza è nei numeri”

mercoledì 12 Giugno 2013 - 13:44

Il candidato del centrosinistra si avvia al ballottaggio ostentando sicurezza. E spaziando a tutto campo, dalla giunta agli approdi di Tremestieri

Se Renato Accorinti fa ricorso all’entusiamo e trae carica dalla forza che “i suoi” gli danno ad ogni passo, Felice Calabrò ostenta sicurezza e fi fa scudo con la forza dei numeri. I due contendenti alla poltrona di sindaco della città di Messina, che tra due settimane “spareggeranno” dopo gli incredibili trentasei voti (su oltre quarantamila) che hanno separato il candidato del centrosinistra dalla vittoria al primo turno. In conferenza stampa, Felice Calabrò appare ancora provato dai malanni dei giorni scorsi, ma decisissimo a dare battaglia fino alla fine. Anzi.

“I numeri sono dalla mia, c’è il doppio di persone che ha votato per me, non ho motivo di essere preoccupato”, spiega il candidato del Pd, che poi rincara la dose: “Tanto per capirci, io ho ventinove consiglieri su quaranta dalla mia parte. Il prossimo consiglio comunale sarà “bulgaro”, questo è bene che si sappia a scanso di equivoci”. E’ un Calabrò che non concede granchè all’avversario, se non il rispetto dovuto alla persona, consapevole com’è che per diventare sindaco gli toccherà fare una guerra. E non dìsi fa trovare impreparato.

“La mia vicinanza ai partiti ed a Francantonio Genovese? – spiega precedendo le domande – Francantonio, oltre che essere un amico, è anche un dirigente siciliano del Pd ed un deputato nazionale. Interloquirò con lui così come con il ministro Gianpiero D’Alia, il presidente della Regione Rosario Crocetta ed il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Sono tutti dalla mia parte, ma io ho a cuore gli interessi della città – continua – ed è a quelli che guardo”.

E sul potenziale conflitto d’interessei che diverrò sicuramente terreno di sconto di quest’ultimo rush finale di campagna elettorale, Calabrò ha idee molto chiare. “Una città va avanti se ha continuità amministrative. Io posso anche non essere d’accordo con lo spostamento degli approdi a Tremestieri, così come non sarei stato d’accordo alla trasformazione della zona sud in un caotico agglomerato di centri commerciali, ma la strada intrapresa è quella, quindi la percorrerò fino in fondo. E gli approdi di tre mestieri dovranno necessariamente assorbire tutto il traffico, lo dico e lo sottolineo. Come? Con il rinnovo dell’Opcm (L’ordinanza della presidenza del consiglio dei ministri che dava al sindaco Giuseppe Buzzanca i poteri speciali in materia di traffico) per accelerare le procedure di costruzione dell’approdo definitivo”.

E sulla composizione della giunta, i cui restanti assessori saranno di nomina politica, Calabrò non si abilancia, ma il sorriso su due dei nomi venuti fuori (Giuseppe Melazzo e Tani Isaia), vale più di una risposta. Su Melazzo in particolare si sbilancia. “Lo voglio a tutti i costi”, dichiara, memore della battaglie condotte a quattro mani in consiglio comunale. Si congeda come i pugili americani, Felice Calabrò, quasi “spavaldo” nell’ostentare sicurezza. In realtà, di sottovalutare Renato Accorinti, della sua forza di conquistare consensi trasversali, del suo crescente gradimento, il candidato del centrosinistra non ci pensa nemmeno. Perché è consapevole che la sola forza dei numeri al ballottaggio non basta.

24 commenti

  1. si parte male, genovese non è solo quello che hai detto, si cominci a dire la verità

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  2. Il messinese fiero vota ACCORINTI.

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  3. L’aspirante Sindaco ,
    si professa uomo libero da condizionamenti?
    Ma se il suo “padrino” gli ha suggerito mosse e comportamenti ad hoc, compresa la frase mantra da campagna elettorale.
    Se il buongiorno si vede dal mattino, vi ho detto tutto o quasi, quanto alla sicurezza che ostenta cito un detto siciliano “a sicura l’havi a scupetta.

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  4. Caro Felice, e sarai FELICISSIMO allorquando diventerai SINDACO, la colpa della non elezione in prima battuta è da ricercarsi esclusivamente nell’inciucio QUERO-ACCORINTI(vedi accordo per la quarta circoscrizione) poichè in mancanza di questo avresti superato di molto il 50%,visto che sicuramente i voti di Quero non sono stati riversati su CALABRO’ SINDACO ma sicuramente su ACCORINTI SINDACO! Mi domando: Se Quero è ancora tesserato con il PD (al di là se è Renziano o Anti renziano) perchè non buttarlo fuori dal partito?

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  5. MADDOCCO Antonino 12 Giugno 2013 14:54

    DICE IL BUON E LIBERO CALABRO’ ( TRA L’ALTRO BRAVISSIMA PERSONA ):- …..””“La mia vicinanza ai partiti ed a Francantonio Genovese? – spiega precedendo le domande – Francantonio, oltre che essere un amico, è anche un dirigente siciliano del Pd ed un deputato nazionale. Interloquirò con lui così come con il ministro Gianpiero D’Alia, il presidente della Regione Rosario Crocetta ed il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Sono tutti dalla mia parte, ma io ho a cuore gli interessi della città – continua – ed è a quelli che guardo””…
    AHAHAHAHAHAHAH…………….MA PER PIACERE………….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SI E’ DIMENTICATO DI PARLARE DEI POTERI CHE COMANDANO QUESTA CITTA’
    ( PER ….TEMPOSTRETTO…. MI CENSURERETE ANCHE QUESTO???? ….)

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  6. Penso che sul discorso dei numeri ci sia ben poco da dire e non credo possano esserci problemi al ballottaggio, anche se il centro destra, memore della batosta, dovesse veramente deviare i suoi voti su Accorinti. Indipendentemente dall’organzizazione e dai rapporti con il parlamento nazionale e quello regionale, desidererei porgere una domanda al futuro sindaco, che spero stavolta abbia una risposta. Non è quella sulla dichiarazione di dissesto che a quanto pare non è nelle sue intenzioni, ma su come pensa di fare uscire il Comune di Messina dalla drammatica situazione finanziaria, al di là delle colpe che vanno equamente ripartite tra il centro destra uscito di scena, ed il centro sinistra che costituisce la coalizione che l’appoggia. In parole povere e penso che interessi a tutti i cittadini, cosa farà per fare uscire Messina dal dissesto finanziario e come risolverà i nodi cruciali che si chiamano ATM e Messinambiente. In particolare ATM, i cui bilanci non risultano approvati da quasi 10 anni. Le pongo la domanda perchè dò già per scontato che fra quindici giorni sarà il sindaco eletto.

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  7. Non si fa altro che parlare di poteri forti, di condizionamenti, di “padrini” ma invece cerchiamo di immaginare ipotetiche future scene! Cari cittadini che difendete la vostra cara Messina, immaginate il Sindaco con la maglietta NOPONTE a colloquio con il Presidente del Consiglio o a intervenire in materia di patto di stabilità o in materia finanziaria e non sulla cura dell’AIOLA o SULLA PIANTUMAZIONE di UN ALBERO. Voi pensate che non faremmo ridere l’Italia intera? E allora non CAMBIEREMMO DAL BASSO MESSINA ma la FAREMMO PRECIPITARE NEL BARATRO! Ma veramente si pensa davvero che ACCORINTI possa fare il SINDACO! Per carità persona onesta e di sani principi ma il Sindaco deve avere ulteriori presupposti per rappresentare una città in tutto e per tutto.

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  8. bernardo santilli 12 Giugno 2013 15:21

    Vinta la prima(primarie)vinta la seconda(amministrative)stravinceremo al ballottaggio.
    Calabrò sindaco.

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  9. Chi è informato la verità la conosce, si sa dello scandalo sulla formazione che ha investito Genovese. Si sa che se vince Calabrò, quelli che hanno mangiato continueranno a mangiare.
    Renato io non credo ai miracoli, ma cerca di farne uno grande quanto Messina e vinci!

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  10. Credo che Felice Calabrò, sia l’uomo giusto al momento giusto, anzi ne sono sicuro!
    In una Messina che va avanti per frasi fatte e “copiate” dal vicino di casa, è semplice e quasi scontato dire che sia burattino di questo o di quello, ma è lui che ci mette la faccia ed è proprio questo che mi da la certezza di non sbagliarmi.
    Per fare esempi di città vicine a noi, anche i sindaci che le hanno fatte grandi, vedi Bianco a Catania (rieletto a furor di popolo) e Falcomatà a Reggio avevano sicuramente alle loro spalle partiti e sistemi politici ma ci hanno messo la loro faccia ed adesso se parlo con un reggino o un catanese, se è il caso, non si ricordano neanche in che partito fossero…
    Stimo e rispetto Accorinti, che come tutti i messinesi che vogliono il bene di questa città ha una gran passione per la stessa, allo stesso modo sono però convinto che Calabrò ne abbia altrettanto se non di più, ma non ci vuole solo la passione per amministrare una città come Messina ed è per questo che vedo in Calabrò, MESSINESE prima che politico, con la sua cultura,capacità,caparbietà, professionalità l’uomo giusto al momento giusto.

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  11. mi chiedevo se lo spostamento della linea del tram fosse ancora tra le priorità del forse futuro sindaco….e se anche lui come tutti gli altri candidati, porterà a messina tanti spazi verdi, il porto turistico, ma senza turisti, darà spazio ai giovani etc etc….

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  12. Come si fa ad essere amico di una persona che amico di messina nn e stato mai?questo e il busillis!

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  13. Non sarei così sicuro come sostiene il Calabrò, bisogna vedere se fuori dai giochi tutti quelli che hanno votato i vari candidati sindaci non passano a votare Accorinti. Inoltre credo che i voti presi con le circostrizioni, ormai potrebbero passare ad Accorinti.Certo è che se interviene il suo padre padrone allora qualche speranza ancora c’è, ma dopo quando diventerà sindaco potrà liberarsi dalla morsa del ducetto?

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  14. Tutti parlate del “duce” mi spiegate chi sono queste persone di buona volontà che stanno dietro ad Accorinti? Non ditemi gente semplice che non fa politica perché sareste bugiardissimi….

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  15. Rivolterà la città come un calzino.
    Supportato dalla giunta, dal consiglio,dai cittadini,contribuirà alla rinascita della città.
    Tutti coloro che dubitano della libertà di Calabro’ e che parlano di ” ducetto”, “padre padrone”, “ducetto”, “robottino”, si ricrederanno .
    Orgogliosi di Te, speriamo nella Tua sindacatura.
    Non puoi avere la bacchetta magica, ma sei sempre un signore.
    In una politica caratterizzata da invettive, fango, attacchi alla persona, hai sempre mantenuto signorilità e dimostrato amore per la città.
    Mentre qualche altro pensava alla preparazione del ricorso, Tu hai sgombrato il campo degli equivoci;mentre qualche altro salutava , ovviamente solo per rispetto, l’avversario sconfitto , Tu a chiare lettere hai detto no agli inciuci.
    A testa alta, la parola ai cittadini.
    Confido in Te.

    CALABRO’ SINDACO

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  16. Rivolterà la città come un calzino.
    Supportato dalla giunta, dal consiglio,dai cittadini,contribuirà alla rinascita della città.
    Tutti coloro che dubitano della libertà di Calabro’ e che parlano di ” ducetto”, “padre padrone”, “ducetto”, “robottino”, si ricrederanno .
    Orgogliosi di Te, speriamo nella Tua sindacatura.
    Non puoi avere la bacchetta magica, ma sei sempre un signore.
    In una politica caratterizzata da invettive, fango, attacchi alla persona, hai sempre mantenuto signorilità e dimostrato amore per la città.
    Mentre qualche altro pensava alla preparazione del ricorso, Tu hai sgombrato il campo degli equivoci;mentre qualche altro salutava , ovviamente solo per rispetto, l’avversario sconfitto , Tu a chiare lettere hai detto no agli inciuci.
    A testa alta, la parola ai cittadini.
    Confido in Te.

    CALABRO’ SINDACO

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  17. MADDOCCO Antonino 13 Giugno 2013 06:23

    a che serve essere dei borghesi intellettuali ( da quattro soldi ) quando poi si manca di concretezza….personalmente ho visto amministrare un comune,seppur di 12.ooo abitanti, da un salumiere e chiudere l’anno sempre in pareggio; lo stesso comune lo ha amministrato un avvocato e lo ha mandato al disastro….credetemi è la verità. A molti di voi fa comodo che chi comanda lo faccia con la testa degli altri, perchè manovrabile e influenzabile, preferisco un sindaco concreto anche se pronuncia erroneamente “AIOLA” ma che, semmai, sbagli anche con la sua testa ed in buona fede ad un sindaco nelle mani di altre persone che sino ad oggi non hanno mai dimostrato di amare questa città….e che l’hanno portata nel baratro, ripeto e confermo pur riconoscendo in Calabrò una brava persona.

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  18. Art 72 co. 7 dlgs 267/2000

    7. Per i candidati ammessi al ballottaggio rimangono fermi i collegamenti con le liste per l’elezione del consiglio dichiarati al primo turno. I candidati ammessi al ballottaggio hanno tuttavia facolta’, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui e’ stato effettuato il collegamento nel primo turno. Tutte le dichiarazioni di collegamento hanno efficacia solo se convergenti con analoghe dichiarazioni rese dai delegati delle liste interessate.

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  19. Si infatti…perchè se la formazione è fatta bene che importanza se ci sta una serie di conflitti di interessi e una tendenza a piazzare moglie, nipoti, amici e parenti prossimi…

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  20. L’italiano medio è stato abituato a pensare che avere un’opinione politica sia uguale a conoscenza-favori-scambio e cose del genere.
    In ogni caso, non avendo nessuna voglia di lasciare ai miei figli un’eredità senza testamento, sporca di speculazioni mafiose e degrado culturale ed essendo un libero cittadino pensante, chiedo cortesemente alle sorelle e ai fratelli messinesi di mettere da parte le appartenenze politiche, gli slogan rabbiosi, le bandiere scolorite e i vetusti vessilli per far spazio al cuore. Votare al ballottaggio di Messina RENATO ACCORINTI un uomo vero e semplice venuto dal popolo, è umanamente doveroso. E come dice il mio grande amico Daniele Silvestri: ‘qualunque sia il vostro pensiero, non lasciate che siano altri a decidere per voi’. ( Roy Paci )
    ed aggiungo che non è l abito che fa il politico … tutti i nostri sindaci hanno sempre indossato giacca e cravatta mentre portavano al declino la nostra città …
    E come hanno commentato prima : a che serve essere dei borghesi intellettuali ( da quattro soldi ) quando poi si manca di concretezza….personalmente ho visto amministrare un comune,seppur di 12.ooo abitanti, da un salumiere e chiudere l’anno sempre in pareggio; lo stesso comune lo ha amministrato un avvocato e lo ha mandato al disastro….credetemi è la verità. A molti di voi fa comodo che chi comanda lo faccia con la testa degli altri, perchè manovrabile e influenzabile, preferisco un sindaco concreto anche se pronuncia erroneamente “AIOLA” ma che, semmai, sbagli anche con la sua testa ed in buona fede ad un sindaco nelle mani di altre persone che sino ad oggi non hanno mai dimostrato di amare questa città….e che l’hanno portata nel baratro, ripeto e confermo pur riconoscendo in Calabrò una brava persona.

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  21. “La parentopoli? La fa Pinco, la fa Pallino…L’importante è farla bene” (R. Calabrò). E bravo l’onesto trasparente! Felicino coerente ex pidiellino transumato chissà perché dall’altra parte tiene in serbo il ricorso se dovesse andargli male il ballottaggio.Comunque non è un ducetto, i ducioni stanno più in alto.

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  22. Non hai risposta alla mia domanda, mi basta per capire quello che presagivo….

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  23. Io sono messinese fiero e orgoglioso, per questo voto FELICE CALABRO’!!!!!!

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  24. Non c’è risposta visto quello che ha fatto accorinti da solo rispetto a tutti quelle liste create ad hoc per portare voti piene di gente che ora si lamenta per non essere salita..
    Ergo..”qualcuno” gli aveva assicurato quantomeno un posto in paradiso…

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