Due anni di Basile: dall'incognita Cateno all'incubo siccità

Due anni di Basile: dall’incognita Cateno all’incubo siccità

Marco Olivieri

Due anni di Basile: dall’incognita Cateno all’incubo siccità

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venerdì 14 Giugno 2024 - 07:15

Le parole chiave per fare il punto, tra luci e ombre, quando mancano tre anni alla fine del mandato della Giunta

di Marco Olivieri

MESSINA – Sono trascorsi due anni di governo a Palazzo Zanca ma sembrano passati secoli. La politica va veloce, la burocrazia e i meccanismi normativi decisamente meno ma è l’occasione per fare il punto su luci e ombre, punti di forza e di debolezza dell’amministrazione attraverso alcune parole chiavi. Non a caso stamattina, in conferenza stampa, il bilancio del lavoro svolto sarà illustrato dal sindaco Federico Basile, dai suoi assessori (ci sarà un rimpasto con il “tagliando” così caro al lider maximo?) e dai presidenti delle partecipate.

A come Atm e t come trasporto pubblico: pur rimanendo il nodo irrisolto del tram, e si attendono i lavori per la necessaria riqualificazione, il servizio di trasporto pubblico ha fatto importanti passi in avanti nell’ultimo anno. Più autobus e iniziative come MoveMe, con abbonamenti super scontati, vanno decisamente nella direzione giusta, anche se su questo versante (e non solo) c’è molto da lavorare.

Nel nostro bilancio annuale di un anno d’opere pubbliche, lo abbiamo scritto: una rivoluzione in positivo, verde e tecnologica. Se si arriverà anche a un rapporto sempre dialettico, ma non eternamente conflittuale, con i sindacati, sarà un altro passo in avanti.

L’emergenza siccità in una città dove esiste già il problema acqua

A come Acqua, Amam e s come siccità: vera e propria spina nel fianco per il sindaco Basile. Lo sforzo progettuale per intervenire in modo strutturale sulla carenza idrica è stato notevole, in questi anni, ma rimangono tanti nodi irrisolti. E ci vorrà tanto tempo perché Messina passi dalla quasi normalità alla cosiddetta normalità nell’erogazione dell’acqua. Troppe sono le zone della città in cui la carenza rimane costante.

A questo scenario si è aggiunta l’emergenza siccità. Un problema drammatico che condizionerà tutta l’estate, mettendo a dura prova l’amministrazione nel fronteggiare la situazione. Il sindaco, anche da rappresentante della Città metropolitana, ha posto il problema in tempo. Ma i rimedi saranno incisivi in una realtà che attende con ansia, e scetticismo, l’obiettivo dell’acqua h24?

In particolare, bisogna lavorare sulla connessione tra partecipata e cittadini. Tante volte noi, come stampa, facciamo da cinghia di trasmissione. In relazione alle perdite d’acqua e ai disagi quotidiani, lì dove ne arriva davvero poca, rimane il problema della tempestività dell’intervento. Capita spesso che gli utenti ci scrivano, lamentando la difficoltà a mettersi subito in contatto con Amam. Facciamo dunque un appello a presidente e sindaco perché potenzino questi aspetti.

De Luca e il suo profilo ingombrante sulla Giunta Basile

C come Cateno De Luca. Il leader, il creatore, l’artefice, il padre padrone della Giunta Basile. Dopo le elezioni europee, con il tonfo nazionale ma la tenuta messinese della lista Libertà, stresserà (anche se il primo cittadino nega) ancora il sindaco e la sua compagine? O, seppure da capo, manterrà un profilo meno ingombrante, pur ribadendo che “comanda lui”? Il destino politico di Sud chiama Nord è inevitabilmente intrecciato con quello della Giunta Basile. E non è facile prevedere i futuri movimenti di De Luca.

Noi abbiamo criticato da mesi le mosse politiche del leader di Sud chiama Nord, con il progetto “Libertà”, e lo abbiamo pure scritto: “Salvate il soldato Basile dal bing bang della galassia De Luca“. Lavorare per strutturare il partito in Sicilia, senza condizionare eccessivamente la Giunta, sarebbe la soluzione meno indolore per chi governa a Palazzo Zanca.

Il decentramento che non c’è

D come decentramento. A che punto siamo, assessore Currò? Il sindaco si arrabbia se scriviamo che siamo ancora all’anno zero. Però, insomma, anche in termini di visione e progetto per i prossimi tre anni, non si è ancora visto molto. Riproviamo e chissà se saremo più fortunati.

L’importanza della progettazione per Messina

F come fondi e p come progettazione e come Carlotta Previti. Alle amministrazioni De Luca e Basile va dato atto di avere messo in campo uno sforzo significativo nel campo della progettazione e della programmazione. Il grande problema è riuscire poi a curare bene ogni aspetto, nel rapporto con le imprese e la responsabilizzazione a tutti i livelli da parte di chi deve vigilare, per evitare che si “rovini tutto”. Servono una cura e un controllo costanti.

Fondi I-hub a rischio per Messina. Così abbiamo titolato nelle settimane scorse, sollevando alcuni dubbi sul futuro del polo tecnologico che vorrebbe realizzare l’amministrazione comunale nella zona degli ex Silos Granai e della Casa del portuale. Non è pessimista, invece, il direttore generale del Comune Salvo Puccio, che ha esposto i motivi per cui “quei fondi Messina non li perderà”. Intanto continueranno le demolizioni dell’ex Casa del portuale,

ForestaMe, gli asfalti di diverse strade, il progetto in fieri (e ancora fumoso) del nuovo polo tecnologico, in sinergia con l’Università di Messina, e il Sud Innovation Summit sono alcuni dei progetti realizzati e da realizzare. In un ponte simbolico tra passato, presente e futuro. Villa Dante è ad esempio una struttura gioiello che rappresenta bene il presente. Il finalmente aperto parco “Aldo Moro” ha bisogno, invece, di importanti miglioramenti. Ed è grande l’attesa per l’avvio dei lavori per la Cittadella dei servizi sociali alla Città del ragazzo, realizzati con il Pnrr e da completare entro il 2026.

La progettazione europea e la programmazione nel territorio

In generale, dai fondi Pon Metro 2014-20 al Pon Metro plus 2021-27, è fondamentale, ed è pure scontato scriverlo, puntare sulla progettazione europea. E va ricordato il significativo, spesso decisivo, lavoro svolto dall’ex assessora Carlotta Previti. In ogni caso, dai 104 edifici scolastici a prova di sisma, come ha evidenziato il vicesindaco e assessore Mondello, ai progetti nel campo delle comunità energetiche e degli impianti fotovoltaici, con l’assessore Caminiti, la parola chiave è la programmazione nel territorio.

La necessità di una Messina a misura di pedoni

I come le (odiate da alcuni messinesi) isole pedonali, P come parcheggi, Pums, Piano urbano della mobilità sostenibile, e piste ciclabili. Lo abbiamo scritto e lo ribadiamo: il tema vero è la capacità della politica e di chi amministra di governare il cambiamento necessario, evitando il più possibile soluzioni pastricciate. Che ci voglia una Messina più verde, con meno auto e più isole pedonali, e spazi a misura di tutti, è una necessità impossibile da negare.

Non tutti i parcheggi e non tutte le scelte risultano convincenti e bisogna pretendere che chi amministra affini gli strumenti per guidare al meglio questi processi. Certo, non si può pensare che “parcheggiare” l’auto dentro i negozi o rimanere imbottigliati nel traffico sia un ragionevole orizzonte di vita. Ztl, limiti di velocità a 30 chilometri orari e piste ciclopedonali non sono il “diavolo” ma è fondamentale una gestione politica efficace, nella gradualità, da parte dell’amministrazione.

C’era una volta “la maggioranza più Iva”

M come maggioranza (che non c’è più) e come Musolino. C’era una volta la “maggioranza più Iva”. In due anni in tanti sono andati via e ne rimangono 13 pro Basile, con il Pd che in determinate occasioni, vedi voto sul Pums, diventa decisivo. Questo è il limite di alleanze e accordi politici in cui manca il radicamento. Si sa, la politica oggi è mobile. E tra tutti gli ex politici, la voce più critica è quella della senatrice Dafne Musolino, oggi Italia Viva. La ferita più profonda per Cateno De Luca. E si attendono nuove polemiche e nuovi conflitti.

M come Messina Servizi e Messina Social City. Per la prima, bene la raccolta differenziata, con obiettivo il 65%, e la campagna contro l’abbandono dei rifiuti. Da migliorare spazzamento e controllo generale della pulizia della città, fermo restando che una parte di cittadini ci mette abbondantemente del proprio per sporcare.

Le polemiche su Messina Social City, tra punti di forza (bene il centro estivo gratuito e lo scuolabus ad esempio) e miglioramenti da apportare all’organizzazione interna, devono servire per accendere i riflettori sulla rilevanza delle politiche sociali.

La madre di tutte le emergenze a Messina è il lavoro e la questione sociale è centrale

Su due temi abbiamo insistito molto: il problema lavoro e la crisi economica a Messina, correlati con l’eterna questione meridionale, e l’emergenza sociale. Quest’ultima acuita dalla scelta scellerata, da parte del governo Meloni, di abolire il reddito di cittadinanza e promuovere forme di sostegno decisamente insufficienti. In questo quadro, abbiamo spesso rimproverato all’amministrazione Basile la mancanza di una visione politica su lavoro e disagio sociale all’altezza della drammaticità dei tempi.

Tra luci e ombre, però, è di sicuro positivo il dialogo instaurato fra l’assessora Calafiore e l’Unione inquilini. Le misure d’inclusione vanno rafforzate e i bandi di Arismè e Patrimonio Messina Spa, con un budget di 23 milioni, per acquisire almeno 205 alloggi per afforntare il disagio abitativo sono una misura importante.

“Pagare tutti per pagare meno”

T come Tari. Di rilievo il lavoro di recupero dall’evasione compiuto dall’assessore Cicala, puntando sul principio sacrosanto: “Pagare tutti per pagare meno”. Il 40% dei contribuenti non denunciati ha risposto, in modo da aumentare gli incassi. E, ha annunciato l’assessore, una famiglia di tre persone pagherà 294 euro; nel 2023 la media era di 439 euro.”Nel 2023 abbiamo incassato 43 milioni, nel 2019 erano 40 milioni, contro i 33 milioni del 2013″, ha ricordato. Fondamentali, inoltre, le esenzioni e e le riduzioni per le persone in difficoltà economica.

Nei confronti di chi amministra un approccio laico: questa è l’informazione che serve

Tra luci e ombre, molti altri sono i punti da approfondire. Di conseguenza, l’excursus nelle parole chiave continua. Di sicuro, il nostro è un approccio “laico”. Se c’è da incalzare e criticare, continueremo a non tirarci indietro: chi ricorda la polemica sul problema in strada per le persone in carrozzina? Poi sono arrivati i raccordi e ne abbiamo preso atto.

Contro l’impostazione o tutto “sbagliato o tutto giusto”, che ricorda o “santa o puttana” d’infausta memoria, preferiamo la capacità di discernere. Se poi quando si critica, come è capitato nella dialettica con il leader De Luca, c’è chi si picca, o tra gli amministratori o tra gli opionisti a senso unico da una parte o dall’altra, non è un problema nostro. L’informazione deve essere al servizio di cittadine e cittadini. Non di chi detiene il potere o dei leoni da tastiera.

CONTINUA

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4 commenti

  1. Solo danno.
    Quello che è stato fatto, consiste in:
    Cose normali (tipo potature, pulizia).
    Cantieri.
    Le cose normali, le stanno via via abbandonando.
    I Cantieri, grazie al Pnrr, quindi chiunque poteva fare le stesse cose.
    In più, questo è vero, i cantieri sono fatti di corsa “per prendere soldi”, male (vedi asfalto che si sgonfia, e prato giallo).
    I progetti senza visione hanno affossato economia e vivibilità.

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  2. Se avessi avuto l’ aplomb del Direttore( e non solo quello) ,avrei scritto il mio commento sulla situazione di Messina esattamente per come lo ha scritto lui👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏…..

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  3. Baah parcheggio a pagamento a Bordonaro ……..che idea!!!!

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  4. Cittadino sconvolto 14 Giugno 2024 22:46

    …. chissà se questi Signori riusciranno mai a liberarsi del loro leader?

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