Coronavirus: diario di bordo. Il mio 53esimo compleanno al tempo della pandemia

Coronavirus: diario di bordo. Il mio 53esimo compleanno al tempo della pandemia

Rosaria Brancato

Coronavirus: diario di bordo. Il mio 53esimo compleanno al tempo della pandemia

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giovedì 02 Aprile 2020 - 09:44

Caro diario, ieri ho festeggiato i miei 53 anni. E mai come adesso sono grata alla vita. E pronta ad "andare a conquistare il mondo....."

MERCOLEDI’ 1 APRILE

Caro diario, l’1 aprile ho compiuto 53 anni. Se mi avessero detto che l’1 aprile del 2020 avrei festeggiato il compleanno barricata in casa, in una quarantena da nemico invisibile, in piena pandemia di un anno bisestile, con un sindaco che ogni sera ti urla sotto il balcone “#statt’acasa”, non ci avrei creduto.

Io, pesce d’aprile nella pandemia

Dico, io sono un pesce d’aprile da 53 anni, ma una cosa simile non l’avrei neanche immaginata. Invece è andata così. Nei giorni precedenti ho prenotato la torta a Provinciale, nell’esercizio commerciale che vende i surgelati. La bottiglia di spumante mi era rimasta da una festa di febbraio. Come candeline ho trovato solo il 5 e per il 3 mi sono arrangiata con tre candeline rosa. Come primo ho cucinato una pantagruelica carbonara doc. E mi mancavano tutti. C’era la mia famiglia. Ma mi mancavano tutti. C’era anche il pensiero di mia madre. L’unica foto del compleanno 2019 è con lei, ed un mese dopo ci ha lasciato. Ieri mattina mi è mancato il suo messaggio, sempre molto essenziale, perché aveva 75 anni ed è già tanto che usava whatsapp. In questo 52esimo anno ho imparato a convivere con l’idea di non avere più le salde radici del cordone ombelicale.

Mi mancavano tutti

Ma questo mese di pandemia mi ha insegnato tantissimo. Ecco perché ieri mi sono svegliata grata verso la vita. E’ vero, mi mancavano tutti tantissimi. Per un attimo, mentre spegnevo le candeline stavo per esprimere il desiderio che dalla torta uscisse Women, il mio amato parrucchiere dal 1998. Ho avuto nostalgia delle torte di Foti, che rendono meravigliosi i miei compleanni, ma sono certa che il sindaco accoglierà la proposta dei dolci a domicilio per Pasqua. Ho avuto tante nostalgie. Mia sorella Manuela con la quale mi sento mille volte al giorno e che mi invia i link per le lezioni di zumba e yoga on line. Mio papà, che non ha whatsapp e che non ha mai letto un mio articolo da quando lavoro con quella “diavoleria” dell’on line, ma che ancora si commuove quando mi racconta cosa è successo (minuto per minuto) l’1 aprile del 1967 alla clinica Santa Rita. I miei compagni di fede buddista, con i quali trascorro serate piene di gioia. I miei amici, il gruppo della Compagnia di Babilonia, i miei colleghi di redazione una squadra meravigliosa che è una famiglia più che un gruppo di lavoro. Mi son mancati tutti, anche persone con cui ho litigato strada facendo.

Grata verso la vita

Ecco, ieri mattina, nel giorno del mio 53esimo compleanno, nel vedere mio marito uscire per prendere la torta armato di mascherina e guanti, con me che controllavo orario d’uscita e di rientro, sono stata grata di essere viva. E ho passato l’ennesima giornata di un lavoro sfiancante, attaccata al computer ed al telefono, colma di gratitudine. Ho letto commossa le lettere di due figli delle anziane della casa di riposo Come d’incanto. Ringraziavano le operatrici della struttura per essersi prese cura delle loro mamme. Le curavano, pulivano, ma le facevano anche ballare e a chi voleva facevano recitare il rosario o fare i cruciverba. Mia madre adorava i cruciverba e le piaceva ballare. Ho pensato al dolore di quei figli che non hanno potuto salutare la loro mamma prima dell’ultimo respiro.

L’immenso valore dell’attimo

Noi non pensiamo MAI al valore immenso di ogni singolo istante di vita. In questo mio compleanno sospeso, sono stata grata di essere viva. Di mummuriare per la pioggia e perché non avevo la torta di Foti. Non facciamo mai caso alla bellezza della nostra vita, con i difetti, le liti, le amarezze, le delusioni, fin quando non sono in pericolo. E’ una grande fortuna per me aver festeggiato il compleanno con i miei cari, con le foto di me con la torta Foresta Nera che giravano per whatsapp e ho postato su facebook, le telefonate in viva voce con amici che non sentivo da tempo “mi raccomando, dobbiamo vederci appena possibile” , i messaggi di chi mi vuol bene. Mezzo secolo di vita pieno di vita che ieri mi ha fatto compagnia.

Non sono stata sola ieri

Non sono stata sola neanche un attimo. Il mio lavoro, che è la mia vita, mi ha ricordato quanto siano stati belli questi 53 anni, nonostante i dolori, le perdite, la rabbia. Sono stata grata a quanti stanno rendendo possibile questa nostra vita. I medici (e le mediche, si dice così? ), le infermiere, gli infermieri, i VOLONTARI (siate lodati e benedetti ogni giorno), il 118, i donatori, gli autisti, quelli che non sono fermi mentre noi mummuriamo a casa che vorremmo uscire. Sono grata a chi è morto per salvare la vita di un nonno e di una nonna, per assolvere alla sua missione. Sono grata ai farmacisti, a chi lavora nei supermercati e la sera si corica sfiancato dalla stanchezza e dalla paura. Sono grata a tutti voi che state rendendo sicura e serena la mia quarantena. Non vedo l’ora di uscire e baciare e abbracciare tutti, a costo di farmi arrestare.

Grata ma anche determinata

Sono grata all’universo per averci dato un messaggio chiaro: state abusando, tornate ad essere “comunità”, fermatevi, non correte verso il baratro. Tornate ai valori. Tornate ad apprezzare tutto ciò che date per scontato, il cielo azzurro, il profumo della mia pianta di basilico sul balcone che innaffio ogni giorno sognando una parmigiana. L’abbraccio di mio figlio che mi tiene a distanza da un mese. Il sorriso di mio marito mentre mi regala un caricabatterie nuovo (grazie ai corrieri….e alla loro fatica quotidiana) ma che spero di usare pochissimo, perché il cellulare deve essere un mezzo e non un fine. Ma sono anche DETERMINATA. Il mio compleanno infatti mi ha trovato ALZATA, pronta a prendere la vita a morsi quando esco. A partecipare alla ricostruzione come nel dopoguerra, come mi raccontavano i nonni.

Non ho tempo per la muffa

E devo dire un altro grazie al regalo che mi ha fatto la Regione Siciliana. Già. Un regalo arrivato a fine marzo. L’anno scorso ho partecipato a un concorso della Regione, nonostante i miei colleghi mi dicessero che in Sicilia certe cose non cambiano. Sono felice d’averlo fatto lo stesso, nonostante mi avessero sconsigliato di partecipare. Nei giorni scorsi ho avuto la conferma che il merito e il massimo punteggio nei titoli sono belli e utili per la pacca sulla spalla. E’ tutta la vita che sono quella della “pacca sulla spalla”, “ma che brava, ma che brava”. Tante di quelle pacche sulla spalla che ora ce l’ho asimmetrica. Il merito e il massimo punteggio nei titoli in Sicilia vanno bene fin quando non sono da ostacolo ad altri criteri. Me ne ricorderò comunque quando la politica regionale sventolerà l’ipocrita bandiera dal cambiamento. Quindi sì, sono grata alla Sicilia dei gattopardi perché mi ha insegnato che c’è ancora tanto da fare per cambiare il sistema e lottare affinchè cambi. Sono grata quindi per questa esperienza. Ho troppe cose da fare quando finirà la quarantena e prendermi cura di me e della vita e di ciò in cui credo saranno le priorità. Quindi non ho tempo per la muffa nelle pareti.

Ho troppe cose da vivere

Mi sento come il cartone animato del “Mignolo col prof” che vedevo in tv con mio figlio piccolo. Gliene capitavano di tutti i colori, ogni puntata finiva in un flop gigante dei loro piani. Ma a fine puntata Mignolo diceva al prof: “Cosa facciamo stasera?”, e il prof rispondeva: “Quello che facciamo sempre, ANDIAMO A CONQUISTARE IL MONDO”. A fine puntata io e mio figlio li imitavamo ridendo. Ecco, io ieri sera mi son coricata così. “Cosa faccio domani?”, “Domani vado a conquistare il mondo”. Non ho tempo per lamentarmi, ho troppe cose da fare. Devo andare a conquistare il mondo (e a spegnere il drone di De Luca…..)

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7 commenti

  1. bonanno giuseppe 2 Aprile 2020 11:19

    augurissimi Direttore.

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  2. Tanti auguri Rosaria Brancato e grazie per la positività!

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  3. Franco Cardile 2 Aprile 2020 13:12

    ma poveretta……..che devo ringraziarLa per avermi concesso uno sbrodolante risarcimento alle giornate ( Le assicuro sane e fertili) di isolamento che trascorro senza troppi rimpianti?

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  4. Un gran bell’articolo, non c’è che dire.

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  5. buon compleanno.

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  6. Tanti auguri energica direttrice!

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  7. Saggio il papá…

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