La “Matassa” durante le elezioni, al via l’udienza preliminare

Si divide in due tronconi il processo scaturito dall’operazione Matassa, l’inchiesta della Squadra Mobile di Messina sulle attività dei clan cittadini e la lunga stagione elettorale compresa tra le regionali del 2012 e le amministrative del 2013.

Una parte dei 54 imputati ha scelto il rito abbreviato, chiedendo di essere cioè giudicato dallo stesso Giudice per l’udienza preliminare, allo “stato degli atti”. La gran parte ha però optato per il rito abbreviato, e per loro l’udienza vera e propria si aprirà soltanto il 7 novembre. In vista c’è anche un incidente probatorio per vagliare e “cristallizzare” le dichiarazioni dei Pernicone.

Queste le novità più salienti emerse oggi dall’udienza preliminare, apertasi all’aula bunker davanti al GUP Maria Vermiglio. Una lunga mattinata al carcere di Gazzi per avvocati, pubblici ministeri, giudici e imputati, per consumare questi e altri passaggi tecnici, poi rinviare tutto a lunedì prossimo.

Ecco dunque il dettaglio. Fortunato Magazzù, Piero Costa, Luca Siracusano, Carmelo Catalano, Stefano Genovese e Michelangelo La Malfa sono stati ammessi all’abbreviato “secco”. Saranno cioè giudicati dallo stesso GUP, come detto, sulla base di quello che esiste al momento agli atti. Per loro il processo è stato fissato al 22 novembre.

Abbreviato “condizionato”, invece, per Raimondo Messina, Giovanni e Vincenzo Cerola, Fortunato Cirillo, Pietro Santapaola, Giovanni Ventura e Cambria Scimone. Il giudice si è riservato la decisione se ammetterli e a quali condizioni (se ciè dovrà per esempio essere comunque sentito qualcuno). Infine l’8 novembre Angelo Pernicone patteggerà la pena per uno soltanto dei capi d’imputazione che gli contestano, mentre per il resto delle accuse ha scelto il rito ordinario.

La Procura, poi, ha chiesto l’incidente probatorio per esaminare Angelo e Giuseppe Pernicone sulle dichiarazioni da loro rese nei confronti di Salvatore Borgia, Baldassarre Giunti, Francantonio Genovese, Paolo David, Paolo Siracusano e Franco Rinaldi. Infine il PM – Liliana Todaro, che ha coordinato l'inchiesta insieme alla collega Maria Pellegrino – ha depositato un elenco di conversazioni intercettate da trascrivere.

giudice ha quindi ammesso alla costituzione di parte civile le associazioni Addio Pizzo, Codici Consumo e Obbiettivo legalità ed ha aggiornato l’udienza a lunedì, riservandosi anche il martedì successivo: i due giorni serviranno per sciogliere le riserve sugli abbreviati condizionati, ascoltare i Pubblici Ministeri e cominciare a sentire i difensori di quelli che hanno optato per il rito ordinario.

Impegnati nelle difese gli avvocati Nino Cacia, Domenico Andrè, Salvatore Silvestro, Alessandro Billè, Antonello Scordo, Tommaso Autru, Giuseppe Carrabba, Danilo Santoro, Carmelo Vinci, Nino Favazzo, Gianluca Gullotta, Nunzio Rosso,Tancredi Traclò, Daniela Agnello, Marcello Greco, Maria Pandolfino, Filippo Pagano, Dario Bertuccio e Vincenza Carbone.

Alessandra Serio