Caso Genovese, entro l’estate la sentenza?

E' stata la Corte, oggi, a premere l'acceleratore sui tempi di definizione di Corsi d'oro 2, la tranche del processo sui finanziamenti agli enti formativi messinesi che vede imputati anche i deputati Francantonio Genovese e Franco Rinaldi. Se non vi saranno altri intoppi già alle prossime udienze, calendarizzate per il 6 e 7 luglio prossimo, l'accusa potrà tirare le somme e sollecitare le proprie richieste di condanna o assoluzione degli imputati.

Il Tribunale (presidente Grasso) oggi ha aperto l'udienza per sciogliere la propria riserva sulle tante richieste avanzate dall'ufficio dei Pm e dai difensori e, contrariamente a ogni previsione, ha rigettato quasi in toto tutte le richieste. Il collegio ha detto sì alla richiesta di sentire nuovamente il grafologo, ascoltato in mattinata, che ha sostanzialmente ribadito le proprie conclusioni, già consegnate agli atti del processo.

Ha detto sì alla richiesta di acquisire i libri giornali dell'Aram, così come aveva chiesto la Procura, ma ha rigettato la richiesta di ascoltare Elio Sauta e acquisire i verbali della deposizione rilasciata nel corso del processo "parallelo", in corso davanti la Corte presieduta dalla dottoressa Calabrò. No anche alla richiesta di ascoltare i finanzieri che hanno effettuato gli accertamenti sull'immobile di via Principe Umberto ove aveva sede l'Aram.

E questo malgrado i Pm – l'aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Fabrizio Monaco – abbiano esordito con un piccolo colpo di scena, dichiarando cioè che una parte dei documenti erano da acquisire in quanto risultanze di una nuova inchiesta.

Si tratta in questo caso di un fascicolo aperto nel 2008 del quale la Procura ha chiesto recentemente la riapertura. Alcuni degli indagati hanno già ricevuto la comunicazione della richiesta di proroga delle indagini. Chi sono tutti i nomi coinvolti, però, è ancora top secret.

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Alessandra Serio