Assegnata la -tutela- all'imprenditore antiracket Mariano Nicotra

Assegnata la -tutela- all’imprenditore antiracket Mariano Nicotra

Redazione

Assegnata la -tutela- all’imprenditore antiracket Mariano Nicotra

lunedì 17 Novembre 2008 - 21:53

Lo ha deciso il Comitato per l'ordine e la sicurezza riunitosi stamattina in Prefettura

Mariano Nicotra non sarà lasciato solo. All’imprenditore edile, membro dell’associazione antiracket messinese, vittima di un agguato sabato mattina a Zafferia, è stata assegnata una tutela. Lo ha deciso il Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito stamattina in Prefettura. Nicotra avrà un Carabinieri di scorta che lo seguirà in tutti i suoi spostamenti. Inoltre le forze dell’ordine vigileranno sull’abitazione e sui cantieri di Nicotra, ormai considerato imprenditore “a rischio-.

L’uomo in passato ha subito numerosi attentati ma l’allarme è scattato all’alba di sabato quando qualcuno ha esploso tre colpi di pistola al passaggio della sua Fiat Bravo. L’appaltatore è rimasto illeso ma il messaggio è stato molto chiaro. L’impresa di Nicotra sta eseguendo, per conto del Comune, lavori di ristrutturazione alle Case Arcobaleno di S.Lucia sopra Contesse. Secondo gli investigatori potrebbe essere proprio questa la chiave di lettura anche perché Nicotra ha sempre denunciato gli attentati e le richieste estorsive. Un imprenditore antiracket che evidentemente dà molto fastidio alla criminalità organizzata locale. Proprio ieri Nicotra si era detto contrario all’assegnazione della scorta ma ormai il livello di rischio si è accresciuto: “La scorta non è necessaria –ha detto Nicotra- basta fare attenzione magari all’uscita da casa o quando arrivo al cantiere. Per un imprenditore comete diventerebbe difficile lavorare, contattare clienti, fornitori o semplicemente partecipare ad una gara d’appalto. Non sai mai come possono reagire le persone di fronte aduna scorta-. Ma il Comitato per l’ordine e la sicurezza la pensa diversamente. Nicotra, almeno per n po’, dovrà circolare con una tutela. L’imprenditore sa di essere nel mirino della mafia e non nasconde i suoi timori: “Ho paura, non c’è dubbio. Se dicessi il contrario sarei un bugiardo. Ho paura per me e per i miei familiari. Sono un padre di famiglia e non posso non pensare ai miei figli ed alle persone che mi stanno vicino e mi vogliono bene. Però voglio continuare per la mia strada-. Nessun tentennamento nemmeno dopo aver visto il piombo passargli a fianco. Tre colpi di pistola per dirgli che adesso è tempo di cambiare idea e piegarsi al ricatto: “Non ci penso nemmeno –è la risposta di Nicotra- è dal 1996 che subisco attentati, minacce,intimidazioni di ogni genere ma ho sempre denunciato tutto alle forze dell’ordine e continuerò a farlo. Se pensano di farmi smettere o di intimorirmi si sbagliano di grosso. Hanno sprecato il loro tempo ed anche il piombo ei loro proiettili-. Nonostante tutto Mariano Nicotra non si lancia in proclami, non si erge a paladino della legalità e mantiene un basso profilo nonostante sia da dodici anni affiliato all’Associazione antiracket messinese: “Io ho sempre denunciato e sono certo che questa sia la strada giusta da seguire. Solo così si possono smontare certi criminali. Però non giudico i miei colleghi che non lo fanno. La paura esiste ed è reale. Molti non se la sentono e del resto per fare una cosa del genere bisogna avere coraggio e convinzione. Tuttavia rivolgersi alle forze dell’ordine significa anche affidarsi a persone esperte che sanno darti sempre il consiglio giusto e si mettono a tua completa disposizione. Almeno questa è stata la mia esperienza fino ad oggi e sono fermamente convinto che per sconfiggere il racket non ci siano altre strade-.

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