Nella struttura di via Santa Cecilia due polacchi avevano divelto il tetto per rivendere il rame. Altri quattro stranieri si erano stabiliti all'interno della fatiscente struttura
L’ex macello di via Santa Cecilia è sempre più terra di conquista per vandali e sbandati. Il Comune, nonostante ci abbia provato più volte, non riesce a venderlo ma allo stesso tempo non sa che farsene di una struttura del genere. E così l’ex macello è divenuto il simbolo del degrado cittadino benché sorga in una zona da tempo sottoposta ad un vero e proprio restyling. L’ultima prova è venuta ieri ed oggi con due blitz delle sezioni Decoro, Tutela del Territorio e Motociclisti della Polizia Municipale. Gli agenti hanno arrestato due persone per furto e ne hanno denunciate quattro 4 per occupazione abusiva. Il primo controllo è scattato ieri pomeriggio quando all’interno della struttura sono stati sorpresi due polacchi intenti a smontare letteralmente la copertura in lamiera e ghisa che avrebbero poi rivenduto al prezzo di cinquanta centesimi al chilo. Adam Wegrzyk, 37 anni ed Artur Kosciolko, 49 anni oggi sono stati processati per direttissima. Hanno patteggiato sei mesi di reclusione e sono stati scarcerati. Nei locali dell’ex macello la Polizia Municipale ha trovato l’inimmaginabile: materiale in rame e ghisa pronto per essere portato via, siringhe, rifiuti di ogni genere. All’interno dell’ex macello, oltre ai due polacchi arrestati, c’erano anche due cittadini ucraini, una polacca ed un marocchino che ormai vivevano a tempo pieno in quei locali. Ma stamattina gli uomini della Polizia Municipale hanno sgomberato la struttura ed hanno affidato gli stranieri ai servizi sociali.