Ne fanno parte associazioni, sindacati e alcune forze politiche. La denominazione: “2 sì per l’acqua bene comune”

Si sono riuniti lunedì scorso a Palazzo dei Leoni i rappresentati delle associazioni, dei partiti e dei sindacati che in questi anni si sono impegnati nella lotta contro la privatizzazione dell’acqua, per costituire formalmente il Comitato referendario provinciale per l’acqua pubblica e varare un programma d’iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica in vista del referendum del 12 e 13 giugno. Fanno attualmente parte del comitato provinciale: Arci, Auser, Casamatta della Sinistra, Comitato civico S.Filippo, Comitato “Messina verso il futuro”, CGIL, Energia Messinese, Federconsumatori, Forum associazioni consumatori, Funzione Pubblica CGIL, Legambiente Messina, Rete Rifiuti Zero, U.D.U., Un’Altra Storia, vari comitati comunali referendari del messinese (Brolo, Gioiosa, San Filippo, Barcellona, ecc….). Le forze politiche aderenti al referendum hanno costituito il comitato di sostegno. Ne fanno parte: Federazione della Sinistra, Partito comunista dei Lavoratori, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà, Verdi. Il Comitato referendario ha assunto la denominazione, secondo quanto stabilito dalle indicazioni nazionali, di Comitato messinese “2 sì per l’acqua bene comune” ed aderisce al Comitato referendario siciliano costituitosi il 12 marzo scorso a Pergusa, ed al Comitato nazionale. Per tutti gli aspetti legali sono stati nominati due referenti provinciali (Anna Spanò ed Egidio Maio), i cui nominativi verranno comunicati al Comitato Nazionale.

Il programma d’iniziative prevede l’avvio della campagna referendaria a Messina e provincia in concomitanza con le giornate nazionali di mobilitazione del 28, 29 e 30 aprile e punti d’informazione in tutti i mercati cittadini a partire da maggio ed in occasione di eventi collettivi come lo sciopero generale Cgil del 6 maggio e leiniziative No Ponte del 1. maggio e del 14 maggio.