Parte la prima fase degli interventi stabiliti nel vertice di sabato scorso tra Lombardo e Buzzanca. Decisive per il rientro nelle abitazioni le verifiche che verranno effettuate. New Town: poche case, nell’area tra Giampilieri e Molino. A Scaletta riapre la macelleria Bellomo
Entro domenica circa 300 sfollati potrebbero far ritorno a Giampilieri superiore. E’ questo l’obiettivo che si è posto il sindaco Giuseppe Buzzanca, dopo il vertice di sabato scorso con il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Secondo i tempi scanditi nel corso del incontro operativo di due giorni fa, in questa settimana si dovrebbero effettuare tutti gli interventi utili a rendere nuovamente abitabile la più alta delle tre zone “verdi”, quelle più sicure, del villaggio di Giampilieri, secondo la perimetrazione redatta dagli esperti che divide il centro abitato in aree verdi, appunto, gialle, viola e rosse. In queste ultime, come più volte ribadito, si dovrà demolire l’esistente e soprattutto non si potrà tornare a vivere.
Ecco, dunque, che si rende necessaria la “mini-new town” di cui si è tornato a parlare proprio sabato. Non si tratterà, però, di una new town stile L’Aquila: solo poche case, quelle necessarie per dare un tetto agli abitanti di strade come via Vallone e via Puntale, dove non sarà possibile tornare a vivere. L’area è stata già individuata, secondo i tecnici è «la più sicura di tutta Giampilieri»: si trova a monte del torrente Loco, tra Giampilieri e Molino.
Oggi, intanto, a Scaletta Zanclea aprirà la nuova macelleria Bellomo: ad gestirla Eugenio, figlio di Santi Bellomo, uno dei cinque dispersi del centro jonico. Il nuovo locale si trova a circa cento metri da quello devastato dall’alluvione del 1 ottobre scorso, in via Roma.
(foto Sturiale)
