Il Gruppo Pizzino aspetta il piano di ammortamento. Ma la comunicazione con Palermo non è buona

Il Gruppo Pizzino aspetta il piano di ammortamento. Ma la comunicazione con Palermo non è buona

Il Gruppo Pizzino aspetta il piano di ammortamento. Ma la comunicazione con Palermo non è buona

giovedì 02 Ottobre 2008 - 14:19

La portavoce del Gruppo: «Cianciolo e Incardona danno informazioni equivoche e infondate»

L’ultimo incontro tra la Task force per l’Impiego regionale, diretta da Salvatore Cianciolo, e Mario Pizzino, l’imprenditore di Brolo proprietario della -Radio Call Service- e della camiceria -Castello-, risale al 24 luglio scorso. Lo rende noto Michela Pizzino, la portavoce del gruppo Pizzino in un comunicato di oggi. La novità più rilevante da allora è la nota della Serit Sicilia S.p.A., datata 8 settembre, nella quale la società concessionaria della riscossione dei tributi attesta che l’istanza di dilazione presentata per tutti i carichi di debito di -Radio Call Service-, risulta regolare ed è in corso la definizione del procedimento amministrativo per la stesura del piano di ammortamento.

Avendo chiarito questo, la portavoce critica le dichiarazioni di Cianciolo nel corso della trasmissione -Ditelo a Rgs- del 13 settembre, così come il comunicato di mercoledì della Presidenza della Regione Siciliana, sottoscritto dall’Assessore al Lavoro, Carmelo Incardona. «Sarebbe più opportuno e professionale – scrive la portavoce del Gruppo – che il dottor Cianciolo, e con quest’ultimo anche l’assessore Incardona, si informassero sull’effettivo stato dei fatti e, qualora fossero al corrente di comunicazioni interne non pervenute alla Ditta, che ne informassero i diretti interessati, piuttosto che procedere alla stesura di comunicati a mezzo stampa equivoci ed infondati.»

Un grosso ostacolo alla comprensione rimane la somma che la Regione dovrebbe versare alla società -Radio Call Service-, secondo quanto sostenuto da quest’ultima.: un milione e duecentomila euro, in ottemperanza alla Legge 27 del 1991 sull’aiuto regionale alle attività produttive.

Somme che, però, la Regione non intende versare, perché nel bilancio regionale non ci sono risorse da destinare al fondo istituito dalla Legge 27 del 1991. Questa motivazione, tra l’altro, è alla base del rigetto da parte del Tar del ricorso, risalente al maggio scorso, della -Call Center Italia- S.r.l., appartenente allo stesso gruppo Pizzino.

La portavoce ricorda, però, che «a settembre il Tribunale Ordinario di Catania ha condannato la Regione Sicilia al pagamento dei suddetti crediti, con ulteriore condanna al pagamento dei danni subiti a seguito del ritardo nell’erogazione dei crediti stessi, ed al pagamento degli interessi sui medesimi. Come già ricordato nelle precedenti occasioni, la Società è in corso di Appello presso il CGA di Palermo per far valere il proprio diritto alla riscossione di tali crediti che altra Autorità giudiziaria ha evidentemente già dichiarato legittimi e sostanzialmente fondati».

Ai crediti vantati nei confronti della Regione si aggiungono, continua la portavoce, «i crediti commerciali, per circa un milione di euro, che la Società vanta nei confronti dei propri clienti, prevalentemente Enti pubblici ed Aziende sanitarie locali, che, per le motivazioni a tutti noti, risultano carenti di liquidità, dunque, impossibilitati nel pagare i servizi dalla Società in questione resi».

La crisi del gruppo, quindi – secondo la ricostruzione della portavoce – «potrebbe essere risolta con un ordinario finanziamento industriale, il quale consentirebbe non solo la possibilità di mantenere intatto il livello occupazionale produttivo attuale, ma, addirittura, l’assorbimento della mobilità creatasi nel circondario territoriale negli anni precedenti, il tutto come da Progetto di riconversione industriale sottoposto in tutte le sedi competenti».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007