L'agguato è scattato all'alba a Zafferia. I proiettili si sono conficcati nella carrozzeria della sua autovettura
“Possiamo spararti quando vogliamo”. E’ il senso dell’avvertimento lanciato stamattina contro l’imprenditore edile Mariano Nicotra, 41 anni membro dell’associazione antiracket di Messina. L’ennesimo segnale contro un appaltatore che in passato aveva già subito pesanti attenzioni da parte del racket delle estorsioni. Una chiara intimidazione, tre colpi di pistola esplosi contro l’auto sulla quale si trovava Nicotra.
L’agguato è scattato intorno alle 5,15 con la città ancora avvolta nel buio. Nicotra era uscito da poco dalla sua abitazione di Zafferia e si era recato in un bar di via Marco Polo. Quindi è salito sulla sua Fiat Bravo per raggiungere il cantiere di Santa Lucia sopra Contesse dove la sua impresa sta ristrutturando per conto del Comune le Case Arcobaleno.
Non appena la Fiat Bravo ha raggiunto il sottopasso di Zafferia è scattato l’agguato. Dall’oscurità qualcuno ha esploso tre colpi di pistola. I proiettili si sono conficcati nello sportello posteriore destro, chiaro segnale che il malvivente voleva solo lanciare un “messaggio”. Nicotra si è allontanato a tutta velocità ed ha avvertito la Polizia. Agli investigatori della Squadra Mobile ha detto di non aver visto nessuno e di aver udito solo le detonazioni.
Le indagini ora puntano a stabilire l’origine dell’avvertimento. Se si tratta di una ritorsione contro un membro dell’ASAM per le sue denunce o un’intimidazione legata all’attuale attività imprenditoriale di Nicotra. Dal ‘96 ad oggi l’imprenditore ha subito numerose intimidazioni che ha sempre denunciato. L’ultima alcune settimane fa in un cantiere di S.Saba dove qualcuno ha tentato di incendiargli un escavatore.