Gli uffici postali di alcuni comuni dei Nebrodi, per disposizione della
direzione provinciale di Messina, fino al prossimo mese di dicembre non
effettueranno l’apertura al pubblico per due giorni la settimana,
garantendone il funzionamento nei primi dieci giorni del mese.
“Una decisione che crea disservizi e confusione, oltre a penalizzare
fortemente la cittadinanza”, afferma in una interrogazione parlamentare
l’on. Ferdinardo Latteri nella quale si definisce “iniqua la decisione di-interrompere- un servizio di una portata così rilevante per ogni tipo di
utenza, dai privati alle aziende, agli enti pubblici”.
Questi drastici provvedimenti, afferma il deputato dell’Mpa, “si
ripercuotono negativamente sia sul servizio di versamento con bollettini di
conto corrente postale, sia sul servizio di recapito della corrispondenza,
già disagiato per lo smistamento nelle sedi distaccate”.
Nell’atto ispettivo inviato al ministro dello sviluppo economico da
cui dipende il dipartimento per le comunicazioni, l’on. Latteri fa
riferimento a diversi uffici postali come, ad esempio, quelli di Malò,
frazione del Comune di Naso, e Fiumara, frazione popolosa del Comune di
Piraino. Menzionata anche Sfaranda, sede secondaria di Castell’Umberto,
Caprileone centro e altri uffici, che da qualche tempo aprono agli utenti a
giorni alterni.
Tutti comuni collinari – sottolinea Latteri – che nella maggior parte
dei casi, vivono un processo di espansione verso la costa tirrenica, e Poste
Italiane “sembra volerne decretare l’avvenuto spopolamento e, quindi, la
sospensione dei servizi”.
Nell’interrogazione parlamentare, l’on. Latteri chiede “interventi
risolutori per eliminare i disservizi e verificare l’esistenza di presupposti
per rivedere adeguatamente gli orari senza penalizzare gli utenti”.
Considerato che nel comprensorio dei Nebrodi Poste Italiane detiene
quasi per intero il monopolio dei servizi, la segnalazione del problema è
stata avanzata anche all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il
Mercato.
