Vertenza Sr-Ristorazione. Il prossimo 12 ottobre sarà ancora sciopero. Sullo sfondo si prospetta una spaccatura sindacale

Vertenza Sr-Ristorazione. Il prossimo 12 ottobre sarà ancora sciopero. Sullo sfondo si prospetta una spaccatura sindacale

Vertenza Sr-Ristorazione. Il prossimo 12 ottobre sarà ancora sciopero. Sullo sfondo si prospetta una spaccatura sindacale

venerdì 01 Ottobre 2010 - 22:23

Secondo il sindacato OrSa, l’atteggiamento intransigente della società incaricata di curare i servizi di ristorazione, frutto anche dell’ “eccessiva collaborazione” mostrata da alcune sigle sindacali

Sembra proprio non possa esserci alcun punto d’incontro sul fronte della vertenza Sr-Ristorazione Policlinico. Nel corso della protesta di qualche giorno fa culminata con l’occupazione degli uffici amministrativi da parte del personale destinatario dei licenziamenti,stavolta appoggiato anche dai dipendenti aziendali, si è inoltre manifestata una netta spaccatura all’interno del mondo sindacale. La segretaria provinciale dell’OrSa settore Turismo/Appalti Francesco Fusco, ha infatti individuato nella “connivenza” di alcune sigle sindacali, l’attuale posizione intransigente dell’azienda che sembra non intenzionato fare un passo indietro sul fronte delle politiche occupazionali, forte proprio “dell’eccessiva collaborazione di sindacati che rappresentano uno sparuto gruppo di lavoratori. L’azienda – continua la Fusco –si è persino detta pronta ad impugnare legalmente l’appalto pur di non mantenere gli attuali livelli di lavoro ereditati dalla precedente azienda”.

Secondo quanto sostenuto dal sindacato, “nell’incontro con Pecoraro è apparso evidente come la Sr Ristorazione ha rinunciato agli strumenti che la Stazione Appaltante ha messo a disposizione per favorire l’incremento di produzione col fine di mantenere integri i livelli occupazionali: il centro di cottura attrezzato per la realizzazione di pasti destinati all’esterno e il centro di ristoro per i dipendenti, messi a disposizione dall’AOU Martino, se opportunamente sfruttati – afferma la rappresentante sindacale – avrebbero consentito di creare nuova produzione e mantenere i livelli occupazionali. Invece restano tristemente chiusi per l’incapacità imprenditoriale della ditta appaltatrice che ha ampiamente dimostrato di essere refrattaria agli investimenti nel territorio e di individuare nei tagli al costo del lavoro l’unico strumento per far quadrare i bilanci”.

Una matassa difficile da sbrogliare. Ieri sera nuova assemblea di lavoratori e sindacati per individuare nuove azioni di protesta, il tutto in vista dello sciopero di 24 ore indetto, indetto già il 14 settembre, per il prossimo 12 ottobre. Mantenuti naturalmente i servizi minimi essenziali concordati con l’azienda.

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