L’Ecce Homo di Caravaggio in mostra a Taormina, palcoscenico del mondo

“Siamo orgogliosi di poter ospitare a Taormina l’Ecce homo, eccellente opera di Caravaggio”. Mario D’Agostino, vicesindaco e assessore alla Cultura della città Turistica sprizza soddisfazione al termine della cerimonia a Palazzo Corvaja, che dà il via all’esposizione. Un evento culturale strepitoso, di attrazione formidabile, che impreziosisce l’intero G7, palcoscenico del mondo.

“Siamo per questo grati alla comunità ligure (il sublime dipinto del maestro, realizzato nei primi anni del '600, è infatti conservato a Genova) – prosegue Mario D’Agostino – che ringraziamo sentitamente per l’opportunità e il privilegio che ci è stato concesso. Un grazie particolare va naturalmente anche a tutti coloro che, in grande o piccola parte, hanno permesso questo successo. Un traguardo frutto di lavori di intensa collaborazione tra le parti, non finalizzato esclusivamente all’evento mediatico G7, ma al contrario – precisa il vicesindaco di Taormina – teso anche ad affermare il buon livello del tono culturale a Taormina”.

L'Ecce Homo di Caravaggio raffigura il momento in cui Ponzio Pilato mostra il Cristo catturato al popolo. “La presenza di questo capolavoro a Taormina – dice l’ing. Roberto Celli, che ha concepito e realizzato l’evento – è una operazione di grande lungimiranza nella politica culturale di una città, Genova, a me molto cara, e per questo ringrazio con particolare affetto Carla Sibilla, assessore alla Cultura del Comune ligure e Piero Boccardo, direttore del Museo di Palazzo Bianco”. Essa anticipa la grande mostra prevista a Palermo per il prossimo anno in occasione di Palermo capitale della cultura 2018”.

L’impresa culturale si caratterizza per la grande potenza attrattiva che farà sì che altri due capolavori raggiungeranno presto il Caravaggio: La vergine Annunziata di Palermo di Palazzo Abatellis e Il ritratto d’uomo da Cefalù opere del sommo Antonello Da Messina. Si rinnova un incontro antico perché il Caravaggio durante i suoi studi a Venezia ha certamente incontrato le opere di Antonello Da Messina e probabilmente ha tratto dal maestro siciliano spunti importanti per la sua arte. Alla presentazione dell’opera erano presenti tra gli altri l’assessore regionale Anthony Barbagallo e il sindaco di Taormina, Eligio Giardina.