Risanamento, è il giorno del consiglio comunale: "catemoto" o Agenzia?

Risanamento, è il giorno del consiglio comunale: “catemoto” o Agenzia?

Francesca Stornante

Risanamento, è il giorno del consiglio comunale: “catemoto” o Agenzia?

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martedì 04 Settembre 2018 - 05:20

Oggi per la prima volta la delibera di costituzione dell'Agenzia per il risanamento approda in aula dopo la seduta aperta che pochi giorni fa ha scatenato una vera e propria bufera. Pronti una serie di emendamenti da parte dei consiglieri. Ecco qual è il clima che porterà al dibattito fissato alle 19

C’è un fronte politico e uno tecnico. C’è una delibera che oggi andrà in consiglio per la prima volta e c’è una polemica che imperversa sui social. Sono stati giorni concitati, lo scontro tra il sindaco e il consiglio comunale, le dimissioni, il ritiro spirituale del primo cittadino, il “catemoto”, i botta e risposta a distanza, la solidarietà al primo cittadino e gli attacchi ai consiglieri additati come coloro i quali non vogliono il risanamento della città. Sono stati giorni di mal di pancia tra i gruppi politici che siedono in aula, ma solo oggi ci sarà il primo vero appuntamento cruciale.

Questa sera alle 19 la delibera sulla costituzione dell’Agenzia per il risanamento approderà in consiglio comunale. Dopo la seduta aperta della scorsa settimana che però di fatto non aveva in discussione questo atto ma che ha scatenato la bufera, oggi il consiglio è pronto a tornare in aula e per la prima volta con la delibera per la costituzione dell’Agenzia per il risanamento all’ordine del giorno.

Il sindaco De Luca ha ribadito fino a ieri sera che servono tempi certi e concreti per l’approvazione di questo atto che rappresenta la chiave per dare il via alla più grande operazione di sbaraccamento della città di Messina. Dal canto suo, il consiglio comunale, chiede solo di potersi esprimere liberamente sull’atto, di poterne discutere, di confrontarsi in aula, di trovare le risposte ad alcuni interrogativi che non hanno ancora trovato risposta, di poterla modificare per migliorarla.

Di questo si è discusso a lungo ieri durante la II commissione Bilancio. E da qui si ripartirà questa sera in aula, con quattro emendamenti da discutere e soprattutto con una questione che ha tenuto banco fin da primo momento: quale sarà la forma giuridica di quest’Agenzia.

A risollevare il problema è stata la consigliera Pd Antonella Russo, che è tornata sul fatto che nell’atto ci sia la parte deliberativa che parla di un soggetto giuridico economico, mentre nello statuto di ente giuridico non economico. Una cavillo che per il sindaco De Luca è solo un errore, ma che per l’aula non può essere un dettaglio di poco conto da sottovalutare.

«Un ente pubblico economico funziona con logica di impresa, mentre un soggetto pubblico non economico è un ente strumentale, funziona come un braccio operativo del Comune. In questo delibera lo statuto fa continui riferimenti all’Agenzia come un ente non economico, ma il sindaco De Luca ha scelto la forma dell’Azienda speciale che per definizione ha tre caratteristiche generali: strumentalità, personalità giuridica e autonomia imprenditoriale. L’azienda speciale è un ente pubblico economico. Quindi se noi votiamo questo atto così com’è creiamo un ente pubblico economico. Non sono dettagli banali ma di sostanza. Non c’è volontà di creare confusione, ma di aiutare l’amministrazione nel correggere qualche punto dolente». Ed è per questo che la consigliera Russo ha messo tutto dentro un emendamento.

Di visione contraria sulla natura dell’Agenzia è il Movimento 5Stelle, che su questo punto ha trovato anche l’appoggio del consigliere di LiberaMe Biagio Bonfiglio. A parlare è stato Gaetano Sciacca che ha immediatamente voluto allontanare le tante contestazioni di questi giorni arrivate da parte del sindaco ma anche di altri colleghi come il consigliere Sorbello. «Mi sono approcciato a questa delibera senza nessuna logica politica ma come se fossi un dirigente che esamina un atto inviato da un’amministrazione» ha detto Sciacca che ha spiegato che l’intento del Movimento 5Stelle è di aiutare l’amministrazione migliorando questa delibera nei punti che generano dubbi. «Approveremo questo atto ma vogliamo rendere la delibera attuale e completa» ha detto Sciacca puntando però con un altro emendamento all’ente giuridico economico: «Se votiamo la delibera così com’è praticamente creiamo una nuova partecipata, andando anche contro la legge Madia. Se invece precisiamo che l’Agenzia sarà un ente economico avremo un istituto più snello».

Perentorio anche il consigliere dei Dr Piero La Tona: «Noi oggi non sappiamo se l’amministrazione vuole fare un ente pubblico economico o non economico. Prima di pronunciarci dobbiamo capire quale sia la decisione. Deve dircelo il sindaco che ente vuole. Dobbiamo restituirgli la delibera».

Insomma, si comincerà dagli emendamenti e la discussione si preannuncia scoppiettante. Sull’aula però aleggia l’eco delle polemiche, ma è stato il consigliere Felice Calabrò a richiamare i clleghi alla serenità: «Non dobbiamo farci strumentalizzare da quel mondo orribile che sono i social. Dobbiamo essere più forti del letame che ci viene gettato addosso, dobbiamo continuare a sviluppare ragionamenti tecnici e politici in coscienza. Che il sindaco De Luca si dimetta non mi interessa ed è per questo che sono sereno. Tutti dobbiamo acquistare questa serenità perché non possiamo essere schiavi del popolo di fb o di chi pensa di poterci condizionare mentre noi cerchiamo di fare del nostro meglio. Se siamo tutti in onestà intellettuale o in buonafede porteremo la nave in porto».

L’appuntamento quindi è per questa sera alle 19.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. questi fanno chiacchiere e tabbaccheri di lignu, se c’è di sbagliato correggono e votano e votano non rimandano alle calende greche

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  2. Nino Principato 4 Settembre 2018 09:32

    Perchè non creare un’Agenzia per il risanamento in house? Cioè una struttura interna composta da dipendenti e da un dirigente comunale selezionati attraverso curriculum e di provata capacità, cui destinare anche un progetto obbiettivo, col supporto di professionisti esterni. Si eviterebbe, così, di creare una nuova partecipata con tutti i problemi che ne conseguirebbero (vedi Atm, Messinambiente ecc.)

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