La Cisl Sicilia attacca la Regione: “Fallimento storico”

Un “fallimento storico” . La Cisl Sicilia attacca la politica regionale. Il Pil diminuito del 3%. Un tasso occupazionale che registra il – 2,2%. Investimenti industriali crollati del -8%. Il 36% dei giovani tra i 15 e i 29 anni demoralizzato al punto da non studiare né cercare lavoro. I dati presentati stamattina nel corso dell’assemblea generale a cui hanno partecipato i delegati delle nove province siciliane, per il sindacato, parlano chiaro. Rappresentano senza mezzi termini: “il fallimento economico e politico della classe dirigente regionale che, negli anni, ha consolidato il proprio consenso sui trasferimenti finanziari e sulla mera gestione clientelare delle risorse pubbliche”. Questa mattina l’auditorium del Palacultura Antonello era affollato e il clima rovente. I temi affrontati rappresentano i problemi più urgenti e le difficoltà più drammatiche che la società sta attraversando in questo momento di crisi nazionale e locale. Anna Maria Furlan, segretaria confederale nazionale Cisl, ha lanciato un vero e proprio ultimatum all’amministrazione regionale: “O si cambia o sarà mobilitazione sociale”. Il Segretario Regionale Maurizio Bernava rincara la dose: “Questa classe dirigente si è mostrata incapace di promuovere creazione di ricchezza, risanamento del debito, riorganizzazione dei sistemi locali”. Arrivati a questo punto la soluzione, per il sindacato, è una sola ed è stata proclamata con forza nel corso dell’incontro di stamattina:“Se ne vadano a casa”. E guai a chi pensa di ricandidarsi dopo aver dato prova nel migliore dei casi di completa inettitudine, se non di falsità e collusione. Come sottolinea Bernava, la Cisl è “pronta alla mobilitazione contro le onerose, insostenibili, vecchie logiche di spartizione elettorale”. Per questo è stata annunciata la realizzazione di un Manifesto di “buona” politica, che verrà articolato in dieci punti, ispirati rigorosamente al bene comune della collettività. Nel corso della mattinata si è parlato anche in modo più particolareggiato di economia, con il segretario nazionale della Fiba, Giuseppe Gallo, che ha auspicato una riforma Europea che permetta alla Bce di acquistare direttamente sul mercato primario i titoli del debito pubblico degli Stati, per dare in questo modo respiro alle banche. In questo difficile momento storico, come ha sottolineato Bernava, bisogna tornare a pensare al futuro, ridando fiducia alla gente. La Cisl Sicilia vuole promuovere la rinascita economica e sociale della regione ed esige lo stesso dalla politica.