Caro diario, qui sul Titanic ho comprato un corno rosso antisfiga e gli abbecedari per i consiglieri

Caro diario, ho comprato un corno rosso antisfiga perché oggi iniziano gli interventi all’acquedotto e ho imparato a mie spese che quando l’Amam annuncia che risolverà in tempi brevi il problema è bene premunirsi. L’ultima volta che hanno dichiarato d’aver risolto tutto in meno di 72 ore mi sono ritrovata senz’acqua per 21 giorni. Sarà che è un anno bisestile, fatto sta che questo 2016 è iniziato malissimo. Oggi, ad esempio, Messina sarà senz’acqua, senza raccolta rifiuti, senza mensa nelle scuole, senza riscaldamenti in alcune di esse, i dipendenti di Messinambiente e delle cooperative dei servizi sociali sono senza stipendi, il Comune è senza il bilancio di previsione. E’ vero che “senza soldi non si canta messa” ma siamo messi peggio che negli anni ‘50. Mi sto quindi convincendo che è bene premunirsi con corni rossi, macumbe antisfortuna, riti propiziatori per far andare via il freddo e la nuvola di Fantozzi. Meno male che c’è l’Atm che è un’isola felice, altrimenti Accorinti non saprebbe cosa dire nei suoi discorsi. Meno male che hanno comprato questi benedetti 14 autobus così nell’elenco delle positività e dei fatti ascrivibili interamente a questa giunta c’è qualcosa. Certo, poi però dopo aver comprato gli autobus hanno scoperto che mancano gli autisti e stanno per assumerne altri 20 tramite agenzia interinale. La domanda che da semplice casalinga mi pongo: ma un’Azienda Trasporti Municipalizzata il cui unico scopo è quello di fornire il servizio trasporti, come mai non ha AUTISTI???? Su 570 dipendenti è assai bizzarro che gli autisti sono pochi. E’ come se in un ospedale ci fossero 7 medici, 12 infermieri e 70 ragionieri.

A parte l’oasi Atm per il resto lo scenario è disarmante. Le uniche cose targate amministrazione Accorinti si contano sulle dita di una mano, giacché le altre sono tutte avviate e portate avanti da chi c’era prima e arrivate al traguardo solo adesso, da Tremestieri a via don Blasco, passando per il parco urbano e Casa Nostra, giusto in tempo per metterci il cappello sopra. Targate amministrazione Accorinti, oltre la telenovela bilanci e piano di riequilibrio (a proposito, è a Chi l’ha visto? Non se ne hanno notizie da tre mesi), ci sono le emergenze, acqua, rifiuti, mensa, riscaldamenti, la casa di Vincenzo (chiusa da due mesi). Nell’elenco di quest’amministrazione ci sono anche l’isola pedonale e la pista ciclabile, ma l’isola nel periodo natalizio in via dei Mille risale all’era Buzzanca, così come la pista ciclabile voluta da Scoglio. Entrambe le cose navigano al momento in pessime acque. Viene da pensare che c’è davvero una nuvola di sfortuna che ci segue e spesso persino ci precede.

Oltre ad una scorta di corni ho comprato un certo numero di abbecedari da regalare ai consiglieri comunali. Nei giorni scorsi mi ha fatto riflettere la nota della capogruppo Ncd Daniela Faranda che lamentava l’atteggiamento di molti assessori, primo tra tutti il vicesindaco Guido Signorino che invece di rispondere alle richieste dei consiglieri sui ritardi dei bilanci dà lezioni di economia. Da quando in città c’è la rivoluzione culturale la nuova classe dirigente è convinta di avere una funzione educativa e pedagogica e la sede del Consiglio si è trasformata in un’Aula nel senso reale del termine. In questa direzione contribuiscono anche i comportamenti degli stessi consiglieri, che oscillano tra il liceale e la seconda media e non mi stupirei un giorno di assistere ad una guerra a colpi di lanci di palline di carta. Premessa: questo consiglio comunale non può definirsi brillante e gettonopoli prima e casaccopoli poi lo hanno privato di legittimazione e credibilità, ma è vero, per le note di Signorino occorre un traduttore simultaneo. Quando, puntuale come un orologio, ogni sabato sera alle 21.30 il professore Signorino invia i comunicati su bilanci & affini ho sempre bisogno che Danila La Torre me li traduca dal keynesiano al casalinghese. Mia nonna mi ha insegnato che spesso dietro i paroloni e le discussioni complicate c’è la fregatura. Quindi comprendo bene lo sconforto della Faranda. Ho saputo che il Comune ha richiesto una fornitura di zainetti e grembiuli ad una ditta di Macerata (pare che lì infatti li facciano meglio che dalle nostre parti) per darli in dotazione ai consiglieri comunali. L’amministrazione sta anche stilando il calendario settimanale delle lezioni. Il lunedì è prevista la lezione di economia ed alta finanza con Signorino, il mercoledì invece sarà Ninni Bruschetta a dare lezioni di cultura, storia dell’arte, letteratura contemporanea e latino, il venerdì in programma le lezioni di geografia da Cacciola, Ialacqua e Le Donne grazie ai quali l’Aula ha scoperto comuni come Macerata, Pisa, Torino, Capannori, vere e proprie fucine di genialità e talenti nei vari settori. Martedì e giovedì si terranno lezioni di quella che un tempo si chiamava educazione civica. Qualora qualche consigliere si facesse prendere dal panico e si spaventi di essere bocciato c’è l’assessore Santisi pronta a dare supporto psicologico come ha fatto con le famiglie sgomberate di Poggio dei pini che adesso hanno una spalla sulla quale piangere per tutti i guai che hanno dovuto affrontare. L’assessore Panarello invece è stata delegata a fare lezioni ai dirigenti e al collega De Cola come si programma in un Dipartimento.

Caro diario, ultimamente mi sembra di vivere sul Titanic, con l’orchestra che suona mentre la nave affonda, ma non c’è Leonardo Di Caprio, se non altro affrontar la tragedia sarebbe stato meno terribile. Almeno mi facevo un selfie e lo pubblicavo su facebook.

Rosaria Brancato