A Palermo qualcuno ha raccolto il grido d’aiuto, Rinaldi prova a dare speranza agli ex Aicon

Il disperato appello lanciato con la lettera aperta indirizzata al Prefetto non è passato inosservato. Il comitato degli ex dipendenti Aicon trova sostegno nel deputato Pd Franco Rinaldi che ha deciso di presentare un ordine del giorno alla finanziaria ter in questi giorni in discussione all’Ars, per obbligare la politica siciliana a rispettare le promesse che aveva fatto in passato. Rinaldi ricorda infatti che la vertenza Aicon è approdata a Palermo più volte, ed è stata al centro di due convocazioni della V Commissione Lavoro, durante le quali si è discusso in merito dellediverse ipotesi attuabili per salvaguardare i livelli occupazionali e le professionalità acquisite. Ma ricorda soprattutto che era stato lo stesso Presidente Rosarioo Crocetta, attraverso gli esponenti politici ed amministrativi dell’Assessorato alle Attività Produttive, in ben tre incontri ufficiali, a rassicurare dipendenti e sindacati circa la volontà di promuovere a livello internazionale l’opportunità rappresentata dalla riattivazione del cantiere ex Aicon, così da salvaguardare maestranze e professionalità di un marchio effettivamente conosciuto ed apprezzato in tutto il pianeta.

Ad oggi però oltre le rassicurazioni non c’è stato nulla. L’unica certezza è che dal 31 dicembre prossimo per i 324 ex dipendenti Aicon non ci saranno più sussidi e speranze. La politica e le Istituzioni sembrano aver dimenticato la vertenza e il dramma Aicon, loro però intanto vivono con l’angoscia del tempo che inesorabilmente scorre.

Per questi motivi Rinaldi ha preparato un ordine del giorno alla finanziaria che dovrà passare al vaglio dell’aula. L’obiettivo è della proposta che il deputato indirizza soprattutto al governatore siciliani e è di individuare misure di salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti ex Aicon, realizzando opportune categorie di reinserimento lavorativo presso l’ufficio regionale del lavoro e prevedendone spazi di inserimento lavorativo nei bandi regionali e provinciali di affidamento servizi ed appalti in programmazione 2014 -2016