Il "Posto occupato" di Maria Andaloro riceve il Premio di Amnesty International

Il “Posto occupato” di Maria Andaloro riceve il Premio di Amnesty International

Rosaria Brancato

Il “Posto occupato” di Maria Andaloro riceve il Premio di Amnesty International

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mercoledì 14 Dicembre 2016 - 09:59

L'importante riconoscimento, giunto alla decima edizione, consegnato ieri a Palermo per aver difeso i diritti delle donne.

I “posti occupati” di Amnesty International sono una catena infinita in ogni angolo del pianeta. Quelli che conosciamo e quelli che non sapremo mai perché di quelle donne non è rimasta traccia. Quelli che abbiamo dimenticato e quelli che dimenticheremo, perché troppo lontani, perché poco noti.

Il premio Human Rights Defenders 2016 di Amnesty International conferito a Posto occupato è un riconoscimento che ha un valore inestimabile che va ben oltre la cerimonia che si è tenuta a Palermo.

E’ un Premio che va a Maria Andaloro e per tramite lei alle migliaia di migliaia di vittime in tutto il mondo e nella storia.

Questa la motivazione del Premio conferito:

"Riteniamo che il Vostro lavoro nella ricerca della protezione nei confronti delle donne, nel porre in luce le situazioni di violenza di genere, costituisca un impegno lodevole, crescente e costante da premiare e promuovere quale paradigma della promozione della tutela dei diritti umani."

Presente il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha evidenziato: "le donne che subiscono violenza hanno bisogno di visibilità perchè la violenza maggiore è l'invisibilità. La violenza in sè la si può attribuire ad un colpevole, l'invisibilità la si deve attribuire a tutti e quindi la donna si sente ancora più sola ed amarginata.Questa idea del posto occupato, paradossalmente serve per rendere visibile una donna che se ci fosse sarebbe invisibile."

Lei, Maria Andaloro, come spesso le capita ha preferito andare a braccio, senza discorso preparato, attingendo solo a quel sogno che ha trasformato in realtà in questi anni. Un progetto che cresce di mese in mese e si radica nelle comunità.

“Voglio parlarvi delle tre P- ha detto- Prevenzione, Protezione e Punizione. Aggiungendo la quarta che manca, la P di "Poi?!" Prima di oggi dicevo "e dopo?Presto ne parlerò in altre sedi. L’ho promesso a Vera, la mamma di Giordana che le ha dato voce. Ringrazio le perfette padrone di casa Liliana Maniscalco e Daniela Conte, Magra Di Gennaro che mi supporta e sopporta e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ho apprezzato per la sua disponibilità, non di circostanza, per alcune ipotesi emerse. Ringrazio l'ideatore di questo premio giunto al decimo anno. Il Premio l'ho ritirato io, lo custodirò come merita ma ci tengo a ribadire che è di tutti, così come la campagna”.

Il Premio è di chi quel “posto occupato” non potrà mai occuparlo, sia esso in un banco di scuola, in un teatro, un negozio, un museo, un cinema, un consiglio comunale, una poltrona dirigenziale, un divano di casa. Ma è anche di chi, con la stessa forza e passione di Maria Andaloro, continuerà a battersi in ogni sede possibile, con ogni strumento possibile, in ogni momento possibile, affinchè non accada mai più che ci sia una donna, in qualsiasi angolo della Terra, che non avrà più posto, perché non sarà più.

Rosaria Brancato

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