Jonio

I sindaci jonici sconfessano Musumeci, scuole chiuse per tutto gennaio

S. TERESA – Nonostante il presidente della Regione Nello Musumeci abbia deciso di far ripartire la didattica in presenza nelle scuole primarie e nelle prime classi delle secondarie di primo grado, numerosi sindaci della riviera jonica hanno imposto lo stop alle lezioni in aula a scopo precauzionale. Dopo Furci e Roccalumera, anche i comuni di Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Nizza, Scaletta, Itala, Savoca, S. Teresa, S. Alessio e Antillo hanno infatti deciso di prolungare la chiusure delle scuole presenti sui rispettivi territori comunali per tutto il mese di gennaio. Un provvedimento adottato a scopo precauzionale considerato l’aumento dei contagi da Covid-19.

“I dati non sono confortanti – ha spiegato il sindaco di S. Teresa, Danilo Lo Giudice – per cui abbiamo prorogato fino al 29 gennaio la chiusura. Non credo che le scuole siano state motivo di diffusione del contagio, ma i dati che abbiamo ad oggi non ci consentono di poter avviare la didattica in presenza senza rischi. Per questo in accordo con gli altri sindaci del comprensorio abbiamo ritenuto utile in via precauzionale sospendere la didattica in presenza. A S. Teresa i positivi sono una cinquantina.

Anche a Savoca, dove i casi sono 4, le scuole rimarranno chiuse. “Riaprire le scuole oggi – ha evidenziato il sindaco Massimo Stracuzzi – significherebbe fare andare in giro un elevato numero di persone che provengono da diversi comuni, anche dove i contagi sono in continua crescita, per cui, in questo momento, io e la mia Amministrazione abbiamo deciso di tenere chiuse le scuole fino a fine mese. Poi si vedrà…”.

A S. Alessio il sindaco Giovanni Foti ha firmato un’ordinanza per la sospensione delle attività scolastiche dal 18 al 29 gennaio. “È fatta salva – ha spiegato il sindaco – la facoltà del dirigente scolastico di ammettere in presenza gli alunni portatori di disabilità o di bisogni educativi speciali”.

Scuole aperte, invece, a Mandanici dove è stato recentemente effettuato uno screening sulla popolazione. Su 45 tamponi tutti sono risultati negativi. Da qui la decisione del sindaco Giuseppe Briguglio di proseguire con la didattica in presenza.