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Il bando elettorale del Cas, l’affondo dei sindacati

MESSINA – Il bando per l’assunzione di 105 nuovi esattori del Cas, ma soprattutto l’annullamento in ossequio al principio del congelamento delle assunzioni in periodo pre elettorale, a poche settimane dal bando stesso, portano sul piede di guerra i sindacati.  Filt Cgil e Uiltrasporti Messina annunciano “una estate caldissima”, mentre l’Orsa parla di “Pretattica elettorale sulla pelle dei lavoratori.”

“Tanto rumore per nulla, illusioni e ancora aspettative mancate per chi auspicava fosse la volta buona per uscire dal precariato – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti Messina – ma anche un duro colpo assestato all’ente autostrade siciliane che non può affrontare l’estate con l’attuale carenza di personale ai caselli a cui deve peraltro essere garantito il diritto alle ferie. Non condividiamo l’interpretazione che vede il Cas rientrare nella norma di stabilità regionale – continuano Garufi e Barresi – in quanto la recente trasformazione e la  natura economica dell’ente lo differenzia da  altre partecipate della Regione. Ad oggi, la politica regionale nonostante la trasformazione in ente economico continua a trattare il Cas come il vecchio carrozzone pubblico – continuano Garufi e Barresi – bloccando oggi le assunzioni e ponendo limiti e tetti di spesa che penalizzano i lavoratori e i loro legittimi diritti contrattuali. 

“Si era arrivati alla fase conclusiva, dalla sede di contrada Scoppo il CAS annunciava l’imminente pubblicazione della graduatoria per l’assunzione. Sembrava il lieto epilogo di una brutta storia ma la politica, come spesso accade, si è posta ad ostacolo degli interessi dei cittadini e dei lavoratori.”, dice Mariano Massaro, che parla di “un colpo di mano della politica che litiga dentro il palazzo” e che “non può vanificare il buon lavoro che il Sindacato ha portato avanti per anni, confrontandosi con il Consiglio di Amministrazione e la Direzione  del CAS che si sono mostrati aperti al dialogo fino all’obiettivo che sembrava raggiunto.”

“Resta da chiarire se la nuova natura economica fa rientrare il Consorzio all’interno del Patto di Stabilità da cui deriva il blocco delle assunzioni. Secondo l’ORSA il CAS è diverso dalle altre partecipate della Regione ed è esente dal blocco imposto. Questo è il primo punto da chiarire ai tavoli istituzionali da programmare con immediatezza, per garantire i diritti dei lavoratori precari che non resteranno col cerino in mano e si dichiarano pronti alla mobilitazione.”, adombra infine il segretario generale dell’Orsa.