Cronaca

Il comitato “Rispetto Messina”: “Centro storico sempre più invivibile”

MESSINA – Il gruppo di iniziativa civica “RispettoMessina” insieme al comitato “Centro storico vivibile” fanno fronte comune nel segnalare il caos che regna sovrano in questo momento in città.

Raccogliendo le segnalazione e le considerazioni dei cittadini che vivono in centro denunciano una situazione di abbandono che sta rendendo invivibile un’area della città che dovrebbe essere tutelata e valorizzata.

Le cause

L’invivibilità è stata ritrovata in diversi fattori che sono sia degli interventi o anche dei mancati interventi da parte dell’amministrazione comunale. Il primo di questi è “lo stato di assedio a cui è sottoposto il centro città per via di lavori pubblici. Che creano disagi alla circolazione stradale e procurano inquinamento ambientale e un forte impatto acustico”.

Il secondo punto, su cui già RispettoMessina aveva chiesto chiarimenti, sono i lavori di pulizia e spazzamento delle strade. A detta loro effettuati “con l’utilizzo di attrezzi e mezzi molto rumorosi, che disturbano e
impediscono il riposo delle persone”
. Al tempo stesso si chiedono come una città che presenti l’immagine poco edificante di sacchetti di rifiuti abbandonati possa definirsi vivibile.

L’ultimo problema evidenziato è l’interpretazione della tanto auspicata riapertura dopo la restrizioni causa Covid, per loro non deve essere “un
passaggio dalla zona bianca ad una zona franca in cui vigga l’anarchia”
. I residenti del centro cittadino lamentano disagi per il ritorno della movida selvaggia e senza regole, che disturba il riposo notturno. Una situazione in cui nessuno tiene più conto di regolamenti ed ordinanze vigenti.

Contro il centro cittadino

A chiusura della loro denuncia si chiedono se ci sia, dietro queste decisioni, un preciso piano per penalizzare i residenti del centro cittadino, uniformandoli al resto del territorio, definendo tutto ciò populista.

«Non vorremmo pensare che dietro tutti questi elementi negativi ci
sia un disegno perverso di penalizzazione dei residenti del centro
storico cittadino, per perseguire una sorta di omogeneizzazione
territoriale, all’insegna di un becero populismo che si nutre di
divisioni e demonizzazioni sia individuali che di categorie e gruppi
sociali.

Populismo cui fa sempre seguito, da noi come altrove, quel
prevalere di quei comportamenti di arroganza, di prevaricazione e di
inciviltà che sono in netto contrasto con l’invito del nuovo Questore
di Messina alla necessaria ripresa di quel “gusto della legalità” che
apprezziamo e condividiamo».